Nell’ambito dell’attività ispettiva definita dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, volta a contrastare il traffico illecito di rifiuti, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Alessandria hanno effettuato ispezioni di container in partenza per l’Africa.

Il controllo, eseguito dal NOE in collaborazione con personale dell’Agenzia delle Dogane di Alessandria, è consistito nell’ apertura coattiva di contenitori che dalla documentazione esibita avrebbero dovuto contenere masserizie e materiali vari in buono stato, destinati a varie località africane. Quella che si è mostrata agli occhi degli investigatori è invece una situazione di tutt’altro genere.


Se il contenitore fosse arrivato a destinazione si sarebbe colta l’occasione per smaltire parti meccaniche fuori uso contaminate da oli lubrificanti e grassi, batterie esauste ed un elevato numero di pneumatici fuori uso, difficilmente quantificabili in quanto inseriti uno dentro l’altro. La pesatura, necessaria per stimare il quantitativo dei rifiuti, ha rivelato un valore di circa diciassette tonnellate.

Smaltire rifiuti spedendoli all’estero è ormai una prassi consolidata, vista la saturazione del mercato del recupero. E’ però soggetta a regole rigide, che prevedono la presentazione di appositi documenti di notifica al Servizio Gestione Rifiuti della Provincia, incaricato di rilasciare l’autorizzazione e verificare l’intera procedura.

Il container destinato all’Africa è risultato essere privo della prescritta notifica e le parti meccaniche in esso contenute non erano state bonificate, contrariamente a quanto dichiarato. Se avesse raggiunto il continente nero avrebbe aggiunto una “bomba ecologica” a danno di territori la cui economia che ancora stenta a progredire.

I rifiuti sono stati posti in sequestro ed i due titolari delle dichiarazioni doganali dovranno pertanto rispondere all’Autorità Giudiziaria di Alessandria dei reati di spedizione transfrontaliera illecita e falso ideologico.