Un Consiglio comunale molto tecnico quello che si è svolto lunedì sera a Tortona e incentrato soprattutto con l’approvazione del Conto Consutivo, cioé il Bilancio 2019 del Comune di Tortona.

L’assessore alle finanze Anna Acerbi (nella foto) ha illustrato il documento tecnico che tira le fila di un anno elettorale “di passaggio” dunque governato a metà da due differenti amministrazioni comunali.


Scorrendo i dati quello che salta all’occhio è il disavanzo del Comune che aveva già iniziato a scende con la Giunta-Bardone nel 2017 e 2018 ma che ha subito un’ulteriore e consistente riduzione con l’insediamento del Sindaco Federico Chiodi.

Trattandosi di un anno di passaggio non sappiamo se il merito sia più dovuto a questa o alla precedente amministrazione, ma i fatti parlano chiaro: il Bilancio del Comune di Tortona nel 2019 ha chiuso con un disavanzo di 3 milioni 192 mila 408 euro, nel 2018 erano 3 milioni 690 mila 883, nel 2017 invece 3 milioni 957 mila 175, proseguendo quindi una tendenza positiva.

ALTRI DATI DEL BILANCIO

il fondo cassa ad inizio 2019 era di 6 milioni 534.061 euro, le entrate correnti sono state di 20 milioni 331.144, i trasferimenti correnti (da Stato e Regione) di 2 milioni 584 mila 350; le entrate extratributarie ammontano a 5 milioni 604 mila 380, mentre quelle in conto capitale di 1 milione 915 mila 555. In totale il bilancio del Comune “cuba” 41 milioni 576 mila 241 euro.

Uscite correnti 28 milioni 877 mila 722, a poco più di 2 milioni ammonta la spesa per il rimborso prestiti. L’assessore ha anche sottolineato che durante l’anno non è mai stato fatto ricorso all’anticipazione di cassa. Il saldo cassa al 31 dicembre ammonta a 3 milioni 700 mila 239 euro. Più complessa la questione legata al risultato di amministrazione che ammonta a 14 milioni 429 mila 395 euro, con, però, circa 17 milioni di accantonamenti, dovuti perlopiù al riaccertamento dei residui effettuato nel 2015,

Il Bilancio 2019 è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza, contrario il M5S, astenuto, invece, il resto dell’opposizione.