A Diano Marina è il momento dei premi ad importanti personaggi del mondo dello spettacolo. Dopo il riconoscimento alla carriera Città di Diano Marina assegnato l’altra sera, nell’ambito dell’Emd Festival a Renata Scotto, soprano di origine savonese, regina dell’opera nella seconda metà dello scorso secolo, sabato 1 agosto sarà la volta di Alberto Bertoli, figlio d’arte del grande Pierangelo, cui, in occasione della serata inaugurale della terza edizione di Folk in Diano (Villa Scarsella, ore 21.15), andrà il Premio Cultura Popolare.Bertoli, la sua chitarra, la sua storia e le sue canzoni saranno ovviamente i protagonisti della serata.

Sono tre quest’anno gli appuntamenti di cui si compone Folk in Diano, il festival di cultura popolare, “un contenitore – come lo definisce il suo ideatore, Antonio Carli – che unisce storia e influenze della musica moderna esaltando la grande vitalità ed attualità di canti e musica popolare”.


Gli spettacoli si susseguiranno a distanza di due settimane l’uno dall’altro. Dopo quello di sabato 1 con Alberto Bertoli, venerdì 14 toccherà ad Antonio Carli che in prima nazionale presenterà Musicabaret (viaggio dal night club all’avanspettacolo, per celebrare la nascita del cabaret), mentre per il gran finale di venerdì 28 agosto il palcoscenico sarà tutto per Giorgio Conte e il suo quartetto con il concerto dal titolo Sconfinando.

“Folk in Diano – afferma Carli – è un titolo che contiene più significati, una sorta di “I.G.T.” con cui Diano Marina si vuole distinguere nella scelta di preservare un patrimonio, la tradizione folkloristica e le radici della cultura nazionale. L’assonanza “inDiano” vuole suggerire un richiamo storico alle “riserve”, vere proprie “isole” in cui si è deciso di conservare e proteggere dall’estinzione le minoranze che rischiavano di estinguersi nella frenesia della modernità”.

Nelle due precedenti edizioni il Premio Cultura Popolare “Città di Diano Marina”, intitolato alla memoria di Franco Carli, è stato consegnato a Max Manfredi (2018) e al trio composto da Gian Piero Alloisio, Maurizio Lauzi e Franco Fasano (2019).

Per il pubblico, l’ingresso a Villa Scarsella per le tre serate di Folk in Diano non ha costi, ma vige, in base alle disposizioni sanitarie, un numero contingentato di posti. E’ pertanto necessario prenotare, sino ad esaurimento, presso l’Ufficio Iat di Diano Marina (via Genala, aperto dal lunedì al sabato ore 10-13 e 16-19, domenica ore 10-13,  telefono 377.0981085, e-mail: iat.dianomarina@gmail.com). E’ previsto un solo invito a persona, con possibilità di riservare il posto anche per i propri congiunti (necessario esibire il relativo documento). Non è prevista numerazione. L’ingresso alla platea di Villa Scarsella (accesso da via Cavour) sarà consentito tra le 19.45 e le 21.15, dopo di che sarà dato il via allo spettacolo.

ALBERTO BERTOLI

Figlio d’arte (il padre è stato il famoso cantautore emiliano, Pierangelo Bertoli), comincia da bambino a seguire le orme paterne. Adolescente, comincia a scrivere le prime canzoni. Inizia la “gavetta” partecipando a vari concorsi ed ottenendo successo con diversi gruppi giovanili.
Nel 2003, dopo la scomparsa del padre, ne fa veci cantando “A muso duro”. Da quel momento inizia la vera e propria carriera musicale, sempre alternando il magnifico repertorio del padre a pregevoli produzioni proprie di successo, riuscendo a coniugare la vena artistica personale al garbato e rispettoso ricordo del grande papà.
Incide insieme a Luciano Ligabue, con cui canterà anche dal vivo, ”Le cose cambiano”, pezzo inedito scritto da Ligabue in omaggio a Bertolo senior, al quale era molto affezionato e al quale il cantautore tributa un debito di riconoscenza. La canzone, registrata ed arrangiata da Mauro Pagani, viene inserita in un album dedicato dal titolo “Sugar”, nel quale dove Enrico Ruggeri, Fiorello, Aviontravel, Marco Masini, Nek, Nomadi rendono omaggio a Pierangelo interpretando i suoi successi.
A seguito di questo “battesimo di fuoco”, il giovane artista comincia una intensa attività musicale live e discografica, alternando tour con la sua band, serate in acustico e partecipazioni televisive e radiofoniche, sempre ricordando il padre attraverso le sue canzoni.
Nel luglio 2010 Alberto apre due date di Luciano Ligabue per la tournée “Stadi”, nelle date di Firenze e di Bologna, cui seguirà un’ntensa tournee di concerti in tutta Italia. Attivo anche nel sociale, incide “Safà”, singolo di beneficenza per l’associazione “Africa nel cuore”, per raccogliere fondi con cui realizzare opere necessarie alla popolazione Rumuruti (Kenya) e ai villaggi del suo distretto.  Nel 2012 partecipa a “Italia loves Emilia”, il più grande concerto per beneficienza mai organizzato in Italia, proprio per il terremoto, dove affianca per l’occasione i 13 più grandi artisti italiani – tra cui Luciano Ligabue, Claudio Baglioni, Litfiba, Zucchero, Biagio Antonacci -, cantando nel finale “A muso duro”.
Organizza un mega concerto tributo al padre con Enrico Ruggeri, Luca Carboni, i Tazenda, Danilo Sacco, Gerardina Trovato, Caterina Caselli, i Dik Dik, Marco Dieci, Enrico Ruggeri, Luca Carboni e i Tazenda.
Collabora con Eugenio Finardi con il Premio Pierangelo Bertoli, i Nomadi, Luca Carboni, Alice, Andrea Mingardi, Biagio Antonacci, Elisa, Gaetano Curreri, Gianni Morandi, Jovanotti, Riccardo Sinigallia, Ron, Samuele Bersani, Saturnino e Tiziano Ferro.
Incide “Bertoli”, il primo cd completo dell’artista che presenta 10 brani autografi e una ricercata cover del padre: “Delta”, riscuotendo un grande successo di critica e vendite.
Alberto Bertoli è un giovane artista di grande sensibilità, profondamente legato al padre, che gli ha insegnato a “fare musica” e farla bene. Il suo tributo è un riconoscimento costante al merito di un grande artista, ma anche una dichiarazione costante di amore filiale.