Per recitare un monologo devi essere un bravo attore, se il monologo racconta una storia che conoscono tutti come “L’Otello” di Shakespeare (in versione moderna per modo di dire) devi esserlo ancora di più; se poi vuoi tenere alta l’attenzione degli spettatori per circa un’ora e mezza e fare in modo che non sbadiglino o si sentano annoiati in un palco privo di scenografie, senza costumi e accompagnato solo da una fisarmonica e a tratti da un sassofono, allora devi inventarti davvero qualcosa di speciale ed essere in grado di superare te stesso se vuoi raccogliere quegli applausi a fine spettacolo che sono la linfa vitale di ogni attore e rappresentato il termometro della tua performance: il giudizio insindacabile di chi ha pagato un biglietto e chiede giustamente il conto.

Davide Lorenzo Palla, ieri sera a Tortona, nel cortile dell’Annunziata, lo è stato.

Così, in una splendida serata di Luglio il teatro Civico di Tortona, grazie a “Piemonte dal Vivo” ha ripreso, seppur in parte, quella bella stagione teatrale spazzata via dal lockdown e da un virus nefasto che ha cambiato la vita di tutte le persone.

La voglia di ricominciare anche a proporre teatro, per Tortona, era davvero tanta e, così, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Federico Chiodi e dal poliedrico assessore alla cultura, Fabio Morreale, si è inventata gli spettacoli nel cortile del chiostro dell’Annunziata che dopo le due serate musicali con l’Accademia Musicale “San Matteo” ora ne ripropone altre due teatrali.


Se il lockdown ha stimolato l’inventiva trovando una nuova location per spettacoli all’aperto, quello che è nato all’Annunziata merita di essere ripetuto anche in futuro, perché l’ubicazione si è rivelata davvero ottima, così come ottimo è il stato lo spettacolo che Davide Palla ha offerto ai tortonesi.

Parliamo di un “Moderno menestrello” il cui nome della compagnia che ha creato (Tournèe da bar) da un’immagine, forse non corretta dell’alto livello della professionalità dell’artista che ha saputo tenere in pugno il pubblico per un’ora e mezza ma instrada lo spettatore verso uno spettacolo diverso da quello che potrebbe far immaginare il titolo. L’inizio della serata sembrava un cabaret, con il coinvolgimento di alcune persone presenti sala, ma poi lo spettacolo entra nel vivo e Davide accende la fantasia del pubblico, invitandolo ad immaginare non l’Otello come storia, ma una grande compagnia teatrale che interpreta la commedia de ‘l’Otello’ in un grande teatro “e – come dice Palla – non risparmiate la fantasia, ma esagerate, tanto non costa nulla.”

Così lo spettatore, non solo si trova immerso in una storia che già conosce ma modernizzata in alcuni aspetti, seppur molto simile all’originale, ma si immagina spettatore in un grande teatro e la fantasia galoppa tra la storia creata da Shakespeare e gli attori immaginari che la interpretano.

La capacità di Davide Lorenzo Palla e la sua bravura consistono nell’alternare i contorni della storia principale (L’Otello) con quella secondaria (la commedia teatrale) e – giusto per non annoiare – ogni tanto coinvolgere il pubblico, con brusii, applausi al termine delle scene dell’immaginaria commedia e altro. Tutto per tenere alta l’attenzione verso uno spettacolo nello spettacolo di una commedia dentro la commedia.

A catturare la costante attenzione del pubblico si aggiunge anche la contraddizione di un’opera drammatica come “L’Otello che in certi, sporadici momenti – prima dell’atto finale – diventa comica con delle gags che nulla tolgono al testo originale del drammaturgo inglese ma ne evidenziano aspetti e particolari non scritti.

Questo cliché si riflette anche sulla altre opere che Davide interpreta o ha interpretato nelle sue tournée: il repertorio che ha scelto, infatti, è bastato su testi shakespeariani drammatici come Romeo&Giulietta, Macbeth, Amleto e Antonio&Cleoparta e Otello, appunto, dove i protagonisti non fanno una bella fine.

Il pubblico di Tortona ha apprezzato e crediamo abbiano apprezzato anche gli organizzatori: il Comune col sindaco Chiodi che ad inizio spettacolo ha spiegato l’importanza di cercare di riprendere – in qualche modo – una vita ‘normale’ anche con queste serate. Crediamo abbia apprezzato anche il Direttore del circuito regionale “Piemonte dal Vivo” Matteo Negrin che ha voluto essere a Tortona per ‘battezzare’ questo spettacolo che pur non essendo il primo della serie (era già stato presentato nei giorni scorsi a Novara, Torino e Venaria Reale) rappresentava comunque l’ennesima occasione per Davide Palla di mettersi a confronto col pubblico e con se stesso, alzando l’asticella delle difficoltà.

Un’occasione che, visto il prolungato applauso finale, il “Moderno menestrello” che ha recitato utilizzando solo due cassette vuote per la frutta e un leggio, avrà sicuramente apprezzato.

Angelo Bottiroli