Non si è ancora spento l’eco dei risultati ottenuti dagli studenti all’esame di Stato, in particolare quelli dei ragazzi del liceo “Amaldi” di Novi Ligure. Sono stati infatti 45 i ragazzi che hanno ottenuto il massimo dei voti dei quali 18 con cento centesimi e lode. Praticamente tre o quattro volte quanto accaduto negli anni scorsi, senza la didattica a distanza, con lezioni normali in presenza, con le prove scritte e non solo orali, con la commissione di docenti esterna a condurre l’esame di Stato. Interviene Michele Maranzana, dirigente scolastico del liceo “Amaldi”: “Tutte le scuole, quest’anno, avranno avuto probabilmente un maggior numero di ragazzi che hanno ottenuto il massimo dei voti in quanto i meccanismi di calcolo del punteggio finale in esame, anche con criteri più ampi per l’attribuzione del bonus, lo hanno favorito. Credo che i cento centesimi debbano essere valutati anzitutto come espressione dell’apprezzamento che gli insegnanti, tutti interni, hanno voluto esprimere nei confronti delle carriere scolastiche lodevoli di molti dei propri alunni e della serietà e dell’impegno mostrati da questi ultimi anche durante i mesi della didattica a distanza. Questi cento festeggiano ragazzi che sono stati bravi e seri anche in un periodo difficilissimo. Sono meritati e, allo stesso tempo, non hanno alcun valore ne diagnostico ne prognostico rispetto alle prospettive della scuola nel passato e negli anni a venire.” Il dirigente scolastico quindi conclude: “Sono solo un suggello positivo in un anno tragico che fa storia a sé.”

Abbiamo sentito a questo punto alcuni ragazzi che hanno conseguito il massimo dei voti all’esame di Stato ed abbiamo potuto constatare che sono normalissimi ragazzi che si, si sono impegnati negli studi, hanno voluto e cercato non solo all’esame di Stato ma anche nei cinque anni di studi precedenti di ottenere valutazioni alte ma che, allo stesso tempo, come tutti i ragazzi di questo mondo, hanno voluto divertirsi, stare con gli amici o con il proprio fidanzato.


Come ammette, ad esempio, Alice Cavanna, cento centesimi e lode, studentessa della quinta sezione L del liceo linguistico: “Nei miei anni di studio all’Amaldi ho sempre avuto voti alti, sono sempre stata determinata ad ottenere il massimo dai miei studi ma lasciato spazio per stare con gli amici. In quanto all’esame di Stato diciamo che è stato un po’ particolare, dopo tre mesi di didattica a distanza, senza essere in presenza con i propri insegnanti. Confesso che prima di sostenere la prova orale ero molto emozionata.”

La sua compagna Barbara Superina, pure cento centesimi e lode: “Io ho sempre avuto al liceo voti altissimi, conseguire cento centesimi rientrava fra i miei obiettivi e le mie aspirazioni. Allo studio ho dedicato sempre, in media, circa tre ore al giorno ed ho anche abbandonato i miei hobbies fra cui la danza latino americana che mi ha sempre appassionato. L’esame è stato sicuramente particolare, ero molto nervosa quando mi sono seduta davanti alla commissione d’esame, con la prima domanda che mi hanno rivolto, mi sono subito tranquillizzata.”

Dice Giorgia De Filippis, cento centesimi nella classe 5^M, indirizzo Scienze Umane: “L’esame di stato 2020 è risultato molto particolare, dopo mesi lontano dalla scuola. Rivedere i propri insegnanti ed entrare in classe è stato molto emozionante. Mi è sembrato di tornare ad una apparente normalità. All’inizio del mio colloquio ho esposto il mio elaborato di Scienze Umane riguardo l’interculturalità, in seguito ho analizzato il testo La capra di Umberto Saba e poi altri autori ed opere, sia moderni come Umberto Saba e Salvatore Quasimodo che antichi come Seneca. Passando quindi ad altri argomenti come la prima internazionale di Marx Weber di storia. La mia aspirazione è quella di continuare gli studi universitari alla facoltà di Psicologia, materia che ho studiato sempre con passione nel mio percorso scolastico.”

Michela Persi, cento centesimi nella classe 5^I, indirizzo Scienze applicate: “Questo esame l’ho vissuto abbastanza tranquillamente anche se la situazione era diversa da quella degli anni precedenti e non sapevamo cosa aspettarci. Anche per il clima di incertezza sullo effettivo svolgimento della prova vissuto fino a pochi giorni prima. Io adesso mi iscriverò alla facoltà universitaria di Ingegneria biomedica a Torino in quanto è mio desiderio cercare di migliorare, con le competenze e le conoscenze che acquisirò, la vita delle persone.”

Un poco delusa Natalia Viani, cento centesimi nell’indirizzo Classico: “Speravo di vivere questo anno e l’esame di Stato come è stato per gli studenti degli anni precedenti. La didattica a distanza non è stata affatto facile da gestire, il segnale si interrompeva continuamente. Mi sono impegnata moltissimo negli anni scorsi, conseguendo sempre voti medio alti, non mi aspettavo però di ottenere il massimo all’esame di Stato. Adesso sono ancora indecisa cosa scegliere fra logopedia, medicina o studi in ambito farmaceutico.”

Emanuele Poggi, cento centesimi, studente dell’indirizzo sportivo: “E’ stato un esame unico, difficilmente ripetibile, questo è innegabile od almeno questa è la speranza dato che questo esame è stato il frutto e la conseguenza della pandemia del coronavirus. Tornare a scuola dopo mesi senza aver messo piede nell’edificio e senza aver visto per altrettanto tempo, se non in via telematica, i professori, è stata una semplice aggiunta alla costante ansia che ogni anno i maturandi devono affrontare. Indubbiamente prima della prova ero molto emozionato, nervoso, ma quando è venuto il mio turno e mi sono seduto davanti ai miei docenti tutto è passato. L’ansia è calata e l’ora, tanto è durata la prova dell’esame, è trascorsa in un lampo. Non penso che uno studente si presenti all’esame di Stato per prendere cento, questo fa parte del sogno, ma per concludere il proprio percorso di studi liceale. Il voto è lo sfondo, un aspetto che passa in secondo piano rispetto a tutto quello che si passa, si prova e si pensa. Alla fine è un ricordo, un bel ricordo, ma nulla di più: bisogna sempre tenere presente che non è un numero a classificare una persona.”

Martina Bogetti, cento centesimi indirizzo nella classe 5^I indirizzo Scienze applicate: “Questo esame di Stato, dal mio punto di vista, è risultato certamente più semplice rispetto a quelli che penso siano stati nel passato. C’era solo la prova orale ed io, con la sola prova orale, mi trovo molto meglio. Poi, è chiaro, dipende dal carattere delle persone, certamente per i miei compagni più timidi non è stato così. E, poi, sicuramente, è stato un vantaggio per noi studenti avere i nostri insegnanti nella commissione d’esame.” Martina Bogetti spende una parola anche per il liceo Amaldi: “Una scuola che ha contribuito per la sua parte a costruirmi come persona e per prepararmi per qualsiasi sfida della vita.” E’ anche una appassionata di teatro ed infatti rivela di aver fatto parte della compagnia “La Bisarca” così come di volersi iscriversi al Dams di Torino: “Mi affascina il mondo dello spettacolo, le persone che vi lavorano, quello che c’è dietro le quinte.”

Anche Alice Magenta, cento centesimi indirizzo Scienze applicate, confessa di non avere trovato grosse difficoltà in questo esame: “Se da una parte potevamo essere svantaggiati in quanto a causa della pandemia non abbiamo potuto affrontare gli ultimi argomenti previsti nel piano di studi dall’altra non abbiamo dovuto prepararci per sostenere le prove scritte. Anche l’avere avuto una commissione d’esame composta praticamente da nostri insegnanti ci ha agevolato.Gli anni scorsi, con il mio impegno negli studi, ho conseguito il massimo dei crediti possibili ma conseguire cento centesimi è stata una bellissima sorpresa. Il mio futuro? Studierò Ingegneria informatica al Politecnico di Torino in quanto l’informatica mi ha sempre appassionato ed è anche per questa che anni fa scelsi Scienze applicate al liceo.”

Alessio Saturnino, classe 5^A Scienze applicate, cento centesimi e lode, confessa che la prova orale, comunque, non è stata proprio una passeggiata: “Sicuramente è stato più difficile questo orale rispetto a quello che i nostri ex compagni hanno sostenuto gli anni scorsi. Però io speravo di uscire con questo voto, mi sono impegnato moltissimo in questi cinque anni di studio al liceo che ho anche rappresentato in tante competizioni, nelle Olimpiadi della Chimica e della Fisica. Continuerò a studiare ma sono indeciso fra Fisica e Biotecnologie. Sicuramente mi affascina studiare il mondo dei virus e cosa fare per debellarli.”

Una parola sul liceo Amaldi spende anche Sofia Pedemonte, cento centesimi e lode all’indirizzo liceo classico: “Avere frequentato l’indirizzo classico mi ha dato un metodo nuovo nella mia visione del futuro e certamente lo consiglierei a chi frequenta oggi la scuola media. In quanto all’esame sostenuto ha creato apprensione anche il fatto che fino alla settimana prima non si sapeva nemmeno se si sarebbe tenuto e come. Questo esame è stato all’insegna della imprevedibilità. Il cento centesimi era comunque fra i miei obiettivi e ci speravo. Il mio futuro? Gli studi alla facoltà di Economia, un pensiero che avevo anche prima di iniziare a studiare al liceo. Mi piacerebbe, finita l’università, inserirmi nel management in una ditta internazionale.2”

Anche la sua compagnia di indirizzo classico, Chiara Bianchi, cento centesimi, sottolinea la imprevedibilità di questo esame: “Un esame nato un po’ a sorpresa e che sicuramente è stato molto diverso da come me lo aspettavo. Comunque è stato sicuramente molto meglio avere sostenuto solo la prova orale e certamente lo è stato evitare una prova scritta come greco. Anch’io consiglierei l’iscrizione a questo percorso di studi che, a mio avviso, fornisce i mezzi per capire il presente pur rifacendosi all’insegnamento degli antichi, attualizzandone il messaggio. Continuerò a studiare, ho scelto Ecnomia e gestione dei beni culturali.”

Giulia Sterpi cento centesimi e lode nella classe 5^D, indirizzo scientifico, si esprime favorevolmente per questo percorso di studi: “L’ho scelto perché preferivo le materie scientifiche ma questo indirizzo prepara al meglio su più ambiti. E proprio perché, all’inizio, ero indecisa su quello che avrei fatto dopo, una volta conclusi gli anni di studio al liceo Amaldi lo consiglierei.”

I neodiplomati hanno le idee chiare sul loro futuro: continuare gli studi all’Università. La maggior parte ha scelto la facoltà, qualcuno, pochi in verità, è ancora indeciso. Quest’anno prevalgono le facoltà scientifiche, gli studi in biotecnologia, in ingegneria civile ed ambientale, od anche nelle professioni mediche e nelle professioni psicologiche. Come Elena Bisio, cento centesimi nella classe 5^H, indirizzo linguistico, che afferma di voler scegliere psicologia dello sport, “in modo di coniugare il mio interesse per lo sport e la psicologia.” Non manca peraltro chi punta alla professione dell’insegnamento. Come Gabriele Carrega, 100 centesimi, sempre nella classe 5^H, che dice: “Io voglio scegliere Lettere con curricola moderno ovvero Lettere e Filosofia. Il mio obiettivo è quello di inserirmi nella formazione e nell’insegnamento di materie umanistiche negli istituti superiori.”

Matilde Scotti, cento centesimi nella classe 5^D, indirizzo Scientifico, vuole invece laurearsi in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino: “Mi sono sempre piaciute matematica e fisica e sono interessata ad approfondirle. Soprattutto vorrei imparare ad applicare le leggi della fisica alla realtà per meglio comprenderla”.

Chiara Leva, cento centesimi nella stessa classe ed indirizzo, intende frequentare la facoltà di Ingegneria ambientale o dell’autoveicolo al Politecnico di Torino: “Mi sento attratta dalle problematiche ambientali, problematiche che vivo anche nella mia quotidianità. Come seconda scelta quella dell’autoveicolo essendo sempre stata affascinata, anche grazie a mio padre che lavora in questo settore, dalle automobili.”

Annamaria Carrella, cento centesimi nella classe 5^G indirizzo Scienze umane, propende per la facoltà di Filosofia mentre nella stessa classe Matilde Elisa Civini opta per Medicina che è sempre stato il suo desiderio fin da bambina. Alessia Bagnasco, cento centesimi e lode nella classe 5^D indirizzo scientifico, ha invece deciso di iscriversi a Ingegneria ambientale al Politecnico di Torino mentre Chiara Laguzzi della classe 5^E indirizzo linguistico preferisce laurearsi e diventare logopedista. Aggiungendo però. “Al momento”.

Emma Merlo, classe 5^H indirizzo linguistico, vuole invece laurearsi in Olanda, a Maastricht, studiando European Public Health e studiare all’estero pensa anche Zoukh Rayae, marocchina, cento centesimi e lode nella classe 5^I, che vorrebbe laurearsi in Ingegneria chimica. Preferisce Medicina invece Gabriele Bonini, 100 centesimi e lode nella classe 5^AC, indirizzo classico, “in quanto ho sempre avuto interesse per il corpo umano e voglio sfruttare le mie competenze in questo settore.”

Maurizio Priano