Sono iniziati da circa un mese i lavori per dare una nuova veste all’Ex tribunale di Acqui Terme. Un intervento atteso, reso possibile da quando l’immobile è tornato definitivamente nelle mani del Comune di Acqui Terme, il quale ha predisposto un piano per trasformare la struttura in un polo di servizi pubblici e sociali. Entro i primi giorni di luglio è previsto lo spostamento nei locali del primo piano di ASCA (Associazione Socio Assistenziale dei Comuni dell’Acquese) e dello Spazio Giovani. Saranno poi implementati i servizi legati alla giustizia, già presenti con gli uffici dei Giudici di Pace, con l’istituzione di un Ufficio di Prossimità per cui è stato richiesto un contributo alla Regione Piemonte. Al piano terreno invece sono ancora in corso le trattative con diversi soggetti pubblici interessati all’occupazione di tali spazi.


«Dopo il lockdown abbiamo iniziato i lavori – sottolinea il vicesindaco Paolo Mighetti – per rendere l’ex tribunale una Cittadella dei Servizi. In prevalenza ci stiamo occupando di manutenzione e sistemazione: piccoli spostamenti, messa in sicurezza delle porte di emergenza, controllo degli impianti e adeguando la rete telefonica per i diversi enti che subentreranno nella sede. Gli interventi più urgenti sono già terminati, ad esempio abbiamo operato sulle coperture dove erano presenti infiltrazioni. Si prevede che i lavori saranno terminati a inizio luglio, il che permetterà l’ingresso immediato dell’ASCA. Nel frattempo stiamo ultimando la redazione di ulteriori documenti indispensabili, richiesti appositamente per l’affitto da parte di autorità dipendenti dai ministeri. Non appena li avremo ottenuti, procederemo con gli eventuali lavori di adeguamento specificatamente richiesti dai singoli affittuari. Questo polo rappresenterà un importate traguardo per costruire idonei spazi per servizi indispensabili per i cittadini».



Dal punto di vista economico sarà un investimento interessante per il Comune che, a regime, percepirà i canoni di affitto per l’utilizzo della struttura.