Se ne parla un po’ dappertutto ed è giusto farlo anche per Tortona: quanti danni ha fatto il virus all’interno delle cosiddette RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali)?

Quando sono stati fatti i tamponi?


A squarciare il velo di una situazione scabrosa e spesso molto sottovalutata in tutta in tutta Italia è stato il Sindaco di Tortona Federico Chiodi che ha pubblicamente snocciolato i dati sui decessi avvenuti tra gli ospiti delle Case di Riposo.

Il Sindaco ha precisato che per quanto riguarda la situazione nelle Residenze sanitarie di Tortona soltanto la Residenza Cora Kennedy Sada in via Barabino è di proprietà comunale, e che le altre (Centro Mater Dei, Residenza Leandro Lisino, Casa Madre Piccole Suore Missionarie della Carità, Piccolo Cottolengo di Don Orione) sono strutture private.

Detto ciò, sempre in base ai dati dei decessi registrati all’ufficio anagrafe, nel periodo dal 23 febbraio al 30 aprile 2020 la situazione emersa è stata la seguente:

Cora Kennedy: 7 persone decedute di cui 4 all’interno della struttura e 3 in ospedale, di uno solo accertato positivo al virus.

Se si esclude la situazione del 2019 anno eccezionale in cui ci sono stati solo 2 decessi, il numero è il linea con gli anni precedenti e cioé col 2018 (6 deceduti) e col 2017 (8 deceduti).

La situazione registrata nelle altre strutture è la seguente:

Alla Residenza “Leandro Lisino” si sono verificati ben 28 decessi di cui 7 non residenti a Tortona, ma questo è probabilmente legato al fatto che all’interno di questa RSA esiste un reparto cosiddetto di “Continuità Assistenziale” con persone provenienti dall’ospedale che dopo la dismissione terminavano la convalescenza all’interno di questa struttura.

Per fortuna, il reparto di Continuità Assistenziale alla Casa di Riposo “Leandro Lisino” è in parte staccato dal resto della struttura e il direttore sanitario, Beniamino Palenzona (ex primario della Rianimazione dell’ospedale di Tortona) ha fatto in modo che fosse completamente diviso dal resto della struttura anche per quanto riguarda il personale che vi lavorava all’interno, già da subito all’opera con Dispositivi di Protezione Individuale.

Il tutto in aggiunta al blocco delle visite dei parenti e ad altre disposizioni che sicuramente hanno contribuito a ridurre il numero dei decessi che senza queste precauzioni avrebbe potuto essere più elevato

Alla Casa di Riposo “Mater Dei” in via Don Sparpaglione, invece sono decedute ben 25 persone.

In questa situazione rientra anche il caso della Casa Madre delle Suore orionine, con 11 religiose decedute più un sacerdote. Un caso che ha avuto rilevanza nazionale con le telecamere della Rai in città.

Il Sindaco di Tortona Federico Chiodi nella sua esposizione ha ringraziato il responsabile del 118 Mario Raviolo che in seguito a questa sua improvvisa emergenza era venuto a Tortona con l’elicottero e in poche ore era riuscito a risolvere la situazione.

Se non ci fosse stato lui, probabilmente tutto avrebbe potuto degenerare in qualcosa di molto più grave e pericoloso.