Pubblichiamo di seguito l’intervento del Sindaco di Tortona Federico Chiodi in Consiglio Comunale ad esclusione di alcuni passaggi che meritano un articolo a parte per la gravità della situazione.

La convocazione del Consiglio era stata chiesta dalla minoranza e il primo cittadino, nel suo intervento, risponde ad alcune richieste di queste consiglieri.


L’INTERVENTO DEL SINDACO

Innanzitutto ritengo sia un bene ritrovarci dopo alcuni mesi di pausa forzata in Consiglio comunale e accolgo volentieri la richiesta giunta dalla minoranza di riportare la discussione e il confronto nella sede più opportuna, anche dopo aver comunque, grazie alla mediazione del Presidente del Consiglio comunale e i diversi incontri informali organizzati nelle scorse settimane, tenuto aperto un canale di comunicazione con tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio, per aggiornarvi sull’emergenza che abbiamo affrontato e ancora stiamo affrontando.

RISPOSTE ALLE DOMANDE DELLA MINORANZA CONTENUTE NELLA RICHIESTA DI CONVOCAZIONE

1) Sui numeri è una necessaria premessa: dall’inizio di questa emergenza ho sempre cercato di aggiornare costantemente la cittadinanza sull’evolversi della crisi comunicando quotidianamente i dati relativi ai ricoveri ospedalieri, distinguendo anche fra i pazienti tortonesi e quelli provenienti dal resto della Regione, essendo il Covid Hospital a servizio di tutto il Piemonte. Allo stesso modo, con l’attivazione dell’apposita piattaforma di monitoraggio regionale, ho quotidianamente fornito i dati sui contagiati e sulle persone in “quarantena”. Va però specificato che tutti questi dati provengono da Asl Al e dalla Regione dal momento che, come ben sapete, la gestione dell’ospedale e dei servizi sanitari non è competenza del Comune.

Per questo motivo il numero dei decessi sono quelli registrati dal nostro Ufficio Anagrafe e la causa della morte quella indicata nei certificati. Non esiste allo stato attuale un “registro” che elenchi con certezza tutte le persone decedute con Covid-19: nel periodo dal 23 febbraio al 30 aprile 2020 i decessi sono stati 187 (di cui 24 certificati Covid-19 in scheda di morte Istat); nello stesso periodo del 2019 i decessi erano stati 58. Per quanto riguarda il numero complessivo dei tortonesi risultati positivi al Covid-19 il dato, fornitoci sempre da Asl Al, tiene ovviamente conto del totale dei tortonesi risultati positivi al tampone sono 375, pari a 1,37 per cento della popolazione.

2) Il secondo quesito che ci viene posto, riguardo alla decisione di non sospendere la sfilata dei carri per il Carnevale il 23 febbraio. Per quanto riguarda i “provvedimenti nel frattempo adottati dalle autorità nazionali” domenica 23 febbraio era stato emesso un decreto legge, il n. 6 del 2020, da parte del Governo, per cui le autorità competenti erano tenute a sospendere le manifestazioni “nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nelle quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio”. In sostanza la motivazione per sospendere ogni manifestazione non era nemmeno la presenza di “casi” di Coronavirus, che a Tortona non c’erano, ma addirittura solo nel caso che questi non fossero riconducibili a focolai già noti.

In questo senso, ben più prudente era stata la Regione Piemonte che nella tarda serata di domenica 23 febbraio emanava l’ordinanza n. 1 del 2020 (recapitata via mail al Comune alle 0.36 del 24 febbraio) con cui, in via precauzionale, venivano sospese tutte le manifestazioni. E infatti tutte le iniziative previste da quel momento in poi, compreso lo storico Carnevale di Vho che avrebbe dovuto tenersi il martedì, sono state annullate.

Va da sé che tutte le decisioni in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria sono state prese seguendo le indicazioni da parte degli organi superiori e analizzando le informazioni a disposizione. Quel 23 febbraio le informazioni in nostro possesso, ma evidentemente anche quelle in possesso del Governo, non erano  tali da imporre una sospensione immediata di ogni manifestazione. Anzi ben ricordiamo come, in quei giorni, tutte le misure prese per contenere il contagio venivano da più parti considerate esagerate, una sorta di “psicosi” collettiva, e anche da noi la decisione di festeggiare il Carnevale era stata accolta molto favorevolmente dai più, anche da una parte dell’opposizione, che oggi ci chiede conto di quella scelta.

3) Il Comitato Tortona per Ospedale Civile Santi Antonio e Margherita, costituito il 19 marzo scorso, è un ente di diritto privato che ha come scopo la raccolta fondi da investire nel nostro Ospedale, atto costitutivo e statuto sono depositati presso l’Agenzia delle Entrate. Io ne faccio parte, svolgendo anche il compito di coordinatore, in quanto persona fisica e non in qualità di Sindaco della città. Per questo motivo non è certo questa la sede opportuna per rendicontarne l’attività: la richiesta va invece sottoposta all’assemblea.

Mi limiterò quindi a riepilogare quanto già divulgato a mezzo stampa: dalla sua costituzione il Comitato “Tortona per Ospedale Civile Santi Antonio e Margherita” ha raccolto un 1 milione 231 mila 765 euro in donazioni. Queste risorse sono state impegnate per l’acquisto di materiali e dispositivi a favore dell’Ospedale, un impresa non facilissima in questo periodo. Sono stati spesi 575 mila 156 euro per l’acquisto di: un ecografo portatile, un radiografo digitale (attrezzature necessarie alla diagnosi e la cura delle polmoniti causate da Coronavirus); un depuratore per emodialisi (necessario ai pazienti dializzati affetti da Covid-19); i macchinari necessari per eseguire i tamponi presso il laboratorio di microbiologia, effettuati dalla fine di aprile con i reagenti acquistati direttamente da ASL AL; cinque letti attrezzati per la cura dei pazienti in terapia intensiva. Migliaia di dispositivi di protezione individuale. Il tutto in soli 40 giorni, tempi rapidissimi considerato il contesto. Chiariamo una cosa: ogni materiale donato all’ospedale, per statuto e da ricevuta dell’ASL AL può essere utilizzato esclusivamente presso l’ospedale di Tortona. Altri 650 mila euro circa rimangono nella disposizione del Comitato da investire per il futuro sviluppo del nosocomio.

CONCLUSIONI

Dall’inizio del mese di marzo, con i primi casi di Covid-19 in città e la riconversione del nostro ospedale, tutta Tortona è stata sottoposta ad una prova senza precedenti nella sua storia recente. Tutti, ad iniziare dagli operatori sanitari, passando per l’Amministrazione comunale, ma anche ogni singolo cittadino si è trovato a vivere in una realtà nuova e per molti versi spaventosa. Ebbene a distanza di tre mesi posso dire che Tortona ha saputo reagire, ha guardato in faccia all’emergenza e si è adoperata, giorno per giorno, ad affrontare e superare i problemi. Non è andato tutto bene, per parafrasare l’incoraggiamento molto diffuso in queste settimane. Non è andato tutto bene perché le perdite sono state tante, troppe.

Ma credo che la città tutta abbia fatto il possibile, e qualche volta anche ciò che appariva impossibile, per superare questo momento. Sia chiaro, oggi 19 maggio, l’emergenza sanitaria non è ancora superata, anche se i dati ci dicono che in ospedale ci sono 42 ricoverati, solo 5 tortonesi, e che i contagiati risultano 108 con 583 persone ancora sottoposte a provvedimento di “quarantena”. Allo stesso modo sappiamo che l’emergenza sociale ed economica proseguirà ancora più a lungo e spiace constatare che sugli aiuti economici lo Stato non abbia avuto quella prontezza che la situazione richiederebbe.

In questi mesi, in Comune, ho potuto vedere il lavoro degli uffici, l’incredibile impegno e la dedizione dei tantissimi volontari così come dei ragazzi del Servizio Civile, la presenza costante dei miei colleghi di Giunta e di tanti Consiglieri comunali che devo davvero ringraziare per quanto hanno fatto fin qui e per come hanno saputo mettersi a disposizione. Senza paura, e con la voglia concreta di affrontare e risolvere i tanti problemi di queste settimane. Sono orgoglioso di come si sono comportati. E sono orgoglioso della Comunità tortonese che si è dimostrata, forte, unita, solidale oltre ogni aspettativa, ligia alle regole anche quando si presentavano un po’ confuse e contraddittorie. Dagli operatori sanitari in prima linea per contrastare il Coronavirus, ai commercianti che si sono reinventati per continuare a lavorare nonostante le limitazioni, dai tantissimi cittadini che hanno effettuato donazioni per l’ospedale o per il Mercato della solidarietà, a tutti quanti sono semplicemente rimasti a casa quando veniva chiesto loro di farlo, rinunciando a vedere i loro affetti o, purtroppo, rinunciando all’ultimo saluto ai loro defunti, a tutti loro dico, ancora una volta, grazie. Questa è la forza e lo spirito dimostrato da Tortona.

Il Sindaco Federico Chiodi