“Pozzolo? E’ il mio paese ma, purtroppo, è solo quello, vorrei viverlo di più. Mi piacerebbe organizzare feste ed aiutare nella loro pianificazione, ho dato anche delle idee ma non sono state prese in considerazione”: così Giorgia De Vito che ha partecipato in qualità di ospite misterioso, la scorsa settimana, alla trasmissione “Guess my age” condotta da Enrico Papi.

Come hanno commentato i suoi compaesani la sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Guess my age”?


I pozzolesi o meglio alcuni conoscenti ed amici mi hanno seguita e hanno commentato positivamente, soprattutto sui social, la mia comparsa in televisione. Qualcuno ha anche scherzato sia sulla mia partecipazione alla trasmissione, sia sul fatto che non ho ancora disputato neppure uno spezzone nella prima squadra della Novese calcio femminile della cui rosa faccio parte. Un po’ come, del resto, ha fatto Enrico Papi.

Come le è nato il desiderio di partecipare a questa trasmissione televisiva?

In realtà mi piacerebbe partecipare a diverse trasmissioni televisive. A “Guess my age” mi sono iscritta e poi ho superato la selezione per farne parte come ospite sconosciuto. Mi hanno chiesto cosa sapevo fare di particolare, io ho portato un pallone da calcio e mi sono presentata con la tenuta da calciatrice. Devo dire che mi sono divertita moltissimo in questa occasione.

Il conduttore, Enrico Papi, che effetto le ha fatto? E come ha trovato la trasmissione “Guess my age”?

Enrico Papi mi è piaciuto moltissimo, è disinvolto, simpatico, pronto alla battuta, vivace. In quanto alla trasmissione l’ho trovata bene organizzata, uno show indubbiamente piacevole, spensierato. Un ambiente familiare, tutti affabili. Debbo dire che è stata una bella esperienza.

Ha fatto l’ospite misterioso in “Guess my age”. Un altro obiettivo?

Qualche settimana fa sono andata a Roma per partecipare alle selezioni per scegliere le comparse nel nuovo film di Tom Cruise della serie “Mission Impossible”, con scene da girare sia nella capitale che a Venezia. Ma per via del corona virus è stato tutto bloccato.

Il suo sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe fare la conduttrice in una emittente di livello nazionale ma prima devo farmi conoscere. Mi piacerebbe entrare in quel mondo anche se non nego che c’è una notevole concorrenza.

Ha detto prima che a Pozzolo le piacerebbe organizzare qualche evento.

Si, per la verità, al momento, sono riuscita ad organizzare solo un concorso di bellezza grazie a chi ha creduto in me e mi ha dato carta bianca. Altrimenti mi limito ad essere una volontaria e ad aiutare nella riuscita dell’iniziativa. Per la verità devo dire che preferisco lavorare durante le feste, altrimenti dopo un po’ mi annoio.

Lei è anche una sportiva: fare la calciatrice le è sempre piaciuto?

Giocare a calcio mi è sempre piaciuto, fin da quando ero bambina e giocavo nella Pozzolese maschile. Arrivata alla categoria dei “giovanissimi” ho dovuto fare una scelta e mi sono dedicata ad un altro sport che, pure, mi piace moltissimo: la pallavolo. Ho giocato nella “Pozzolese volley” per dieci anni. Ad un certo punto, era il primo anno che lavoravo come professionista in qualità di geometra, con una mia partita iva, non sono riuscita a dare la piena disponibilità agli allenamenti. Ad un certo momento, allenatore e dirigenti della “Pozzolese volley”, mi hanno detto che dovevano dare spazio alle giovani. Cosi, nell’autunno dello scorso anno, sono entrata nella rosa della Novese calcio femminile che disputa il campionato di serie B.

In che ruolo gioca?

Gioco da centrocampista. In realtà, però, nel corso del campionato finora svolto non sono ancora stata impiegata, ho fatto la riserva.

Non credo però che il calcio richieda minore impegno della pallavolo

Il calcio non richiede meno tempo e meno impegno della pallavolo ma, nel frattempo, ho capito come condurre la mia vita lavorativa ed una eventuale vita sportiva. Sono riuscita ad organizzarmi meglio nel lavoro ed ho deciso così di tornare alla mia vecchia passione, il calcio. E, poi, forse devo dire la verità: vero che nel calcio ci sono più allenamenti, trasferte anche più lontane di quelle previste nel campionato di pallavolo in cui gioca la Pozzolese, ma probabilmente è lo sport che mi piace di più.

Perché le piace il calcio ed è tifosa di quale squadra?

In realtà non sono una vera tifosa, semplicemente mi piace il calcio. Perché, in primo luogo, è uno sport di squadra e non individuale e quindi si vince o si perde tutti insieme. Mi piace giocarci, dare me stessa per la squadra ed ovviamente anche arrivare a segnare e portare la squadra alla vittoria. La soddisfazione più grande.

Un parere da sportiva, da persona che ha sempre praticato lo sport. Al liceo “Amaldi” da alcuni anni è attivo un indirizzo di liceo sportivo. Pensa che possa essere utile per i ragazzi, anche ai fini di trovare un impiego nel settore?

Io penso che possa certamente tornare utile sia ai ragazzi che alle società sportive. Però vorrei dire una cosa. Questa. Lo sport e le cose attinenti allo sport sono frutto innanzitutto di passione e poi dallo studio. Voglio dire che se un ragazzo, ma questo per la verità vale in qualsiasi cosa nella vita, non ha passione non arriverà mai a mettere in quello che fa la giusta grinta, la giusta determinazione e la giusta dedizione al proprio lavoro ed al proprio studio.  

Dovesse dire qualcosa di sé stessa?

Di me stessa? Forse che sono orgogliosa, testarda, permalosa e che non ammetto mai di avere torto. Ma, nel momento del bisogno, farei qualsiasi cosa per esserci, per dare il mio aiuto. Sono una persona solare ed estroversa ma, allo stesso tempo, anche fragile.

Nella puntata di “Guess my age” le concorrenti le hanno dato ventitre anni, due in meno di quello che ha effettivamente. Che effetto le ha fatto?

Giorgia De Vito non risponde, strizza gli occhi, sorride. Ed il suo sorriso dice che anche se ha soltanto venticinque anni sentirsene dare di meno l’ha fatta molto contenta.

Maurizio Priano