Quella che raccontiamo oggi, purtroppo, è l’ennesima storia collegata a questa emergenza da Coronavirus che sta mietendo decessi a grappoli, confutando tutte le teorie dei famosi “esperti” che – solo una settimana fa – avevano dichiarato che i morti per il virus, al massimo sarebbero rimasti al di sotto delle 25 mila unità, numero che abbiamo abbondantemente superato visto che continuano a morire quasi 500 persone al giorno.

Il Tortonese di cui raccontiamo oggi non è morto per il Virus ma per altre cause tuttavia la visita in ambulatorio che avrebbe dovuto effettuare a marzo come tutte quelle classificate ‘non urgenti’ è stata spostata a data da destinarsi. Nel frattempo, però, lui è morto.


Era un pensionato che da circa due anni aveva problemi al cuore e ai polmoni. Da un anno a casa con ossigeno che utilizzava per circa 12 ore al giorno.

A gennaio arrivano anche i problemi di insufficienza renale e il medico di base, a quel punto, decide per una visita specialistica perché forse è il caso di iniziare la dialisi.

La visita viene prenotata a marzo, ma scoppia pandemia e dall’ospedale, come hanno fatto per tutti coloro che avevano visite prenotate di controllo o non urgenti, gli annullano la visita o, per essere più precisi, la posticipano a data da destinarsi: “Vi richiameremo noi quando il calendario verrà rifatto” dicono i sanitari. Meglio se la fa più avanti, adesso a Tortona non si può, a Novi bisogna rifare calendari e prenotazioni ecc… intanto non è una cosa urgente, così almeno non l’ha classificata il medico che l’ha prescritta.

Il risultato è che in questi giorni il paziente non c’è più: è deceduto. La visita era davvero poco urgente? E’ il dubbio che attanaglia i parenti che riferiscono che il pensionato stava male ma, a quanto pare nessun medico è andato a visitarlo.

Non aveva il Coronavirus, il pensionato ma possiamo dire che è morto indirettamente per “colpa” del virus.

Forse sarebbe morto ugualmente o forse no, fatto sta che adesso tutte le attenzioni della Sanità sono rivolte verso questo virus e tanti altri malati che in tempi normali sarebbero stati sicuramente più seguiti e curati oggi, a causa dell’emergenza non vengono seguiti come si sarebbe fatto fino a pochi mesi fa.

E la gente muore. Certo non per Covid, ma alla fine quante persone sono morte per altre cause e forse avrebbero potuto essere salvate se non ci fosse stato il virus?

Se mai tutto questo finirà e si conteggeranno le persone decedute per il Virus, oltre ad aggiungere coloro di cui non si sa nulla e muoiono tra le mura domestiche sempre a causa del Covid ma non vengono classificate come tali, bisognerebbe aggiungere tutte le morti come quella di questo pensionato tortonese e di tanti come lui che non hanno potuto effettuare visite mediche in ambulatorio perché sospese e rinviate a data da destinarsi.