L’emergenza che stiamo vivendo si porta via un altro figlio illustre di Tortona: è deceduto ieri ad Alessandria, all’età di 79 anni, Ugo Rozzo, figura storica della cultura di Tortona.

Chi ha i capelli bianchi come chi scrive, conosceva molto bene la persona di cui stiamo parlando avendolo conosciuto quando ero un ragazzino e lui già stimato direttore della Biblioteca di Tortona incarico che ricoprì dal 1963 al 1986. Era uno stimato intellettuale di levatura internazionale, storico del libro, molto conosciuto e apprezzato per le sue attività di ricerca e docenza universitarie ed infatti dal 1987 è stato professore associato di Storia delle biblioteche all’Università degli Studi di Udine e poi ordinario di Storia del libro e della stampa fino al 2009. 


Lascia i figli Lelia e Aldo. La moglie Luciana Miele, insegnante di lettere, era scomparsa alcuni anni fa. La figlia Lelia è responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi di Tortona.

La salma sarà cremata presso il forno crematorio di Valenza.

Vista la caratura del personaggio riteniamo doveroso stavolta, far descrivere chi era a chi lo conosceva da più tempo, cioè da Armando Bergaglio, storico tortonese di lunga data e amico dello stesso Rozzo.

Riportiamo il suo commiato all’uomo e anche all’amico che ha scritto pubblicamente sul suo profilo Facebook da cui abbiamo “preso” anche la foto in bianco e nero (a cui abbiamo aggiunto l’immagine attuale di Ugo Rozzo) in cui si vede un Rozzo molto giovane, con gli occhiali. E’ la premiazione di un concorso di tema ambientale alla scuola media Luca Valenziano del 1972. Accanto a Rozzo il preside prof. Fausto Bidone e l’assessore Remo Palenzona.

Ora, di seguito il Commiato di Armando Bergaglio.

IL PROF. UGO ROZZO CI HA LASCIATI

Dobbiamo oggi registrare un nuova gravissima perdita: ci ha lasciati il prof. Ugo Rozzo, anche lui vittima di quel male che non ci dà tregua. Era un benemerito della nostra città, un tortonese dalla vastissima cultura e, per me, un caro amico da sempre. Conseguita la maturità classica, si laureava in lettere all’Università di Pavia, Superato brillantemente il concorso, come direttore degli istituti culturali della città (Biblioteca, Museo, Archivio storico), la sua presenza segnava un rinnovamento. Il patrimonio storico-artistico e culturale della città rappresentava una risorsa che doveva essere valorizzata.

Per questo promosse numerose iniziative a cominciare dalle mostre. Ricordo: la vicenda urbana della città, i burattini di Sarina, il Lavello, la Resistenza, Calendari tortonesi, Fausto Coppi. Tipografi tortonesi…. Ed ogni mostra, allestita con materiali di proprietà della città, veniva arricchita con un prezioso catalogo. Ricordo in particolare “Tortona nelle antiche stampe, mappe e carte geografiche”, una esposizione della cartografia conservata tra i fondi comunali che ha significato una autentica scoperta per i tortonesi, con l’annesso catalogo ‘Tortona nei secoli’, un prezioso e documentatissimo volumetto sulle vicende storiche della nostra città. Merita di essere ricordata anche la sua collaborazione al ‘Dizionario biografico degli Italiani’ edito dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (ormai giunto quasi al 100° volume), dove, tra le altre, sono state raccolte notizie sui tortonesi illustri o meno illustri o addirittura sconosciuti.

Poi il concorso ed il passaggio all’università di Udine (1987), come docente di ‘Storia delle biblioteche e Storia del libro’. Ugo Rozzo fu uno straordinario conoscitore della produzione libraria tra Quattrocento e Cinquecento e su questo argomento ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Ricordo in particolare “la Strage ignorata – I fogli volanti a stampa nell’Italia dei secoli XV e XVI” sulla produzione di ormai rarissimi fogli volanti (e ricordo con piacere che ha presentato anche un mio piccolo foglio, una specie di ‘annuncio economico’ del 1596, e, quindi la più antica pagina stampata a Tortona, oggi conservata). Ha compiuto estese ricerche e pubblicato documenti fino ad allora sconosciuti sullo storico banchetto di nozze sforzesco, avvenuto a Tortona nel 1489. E di questo aveva parlato in un apprezzato intervento per la presentazione del ‘Tacuej ‘d Turtona’ 2014.

Fu uno studioso del periodo della Riforma e profondo conoscitore della produzione libraria dell’epoca, come nel volume “Biblioteche italiane del Cinquecento tra Riforma e Controriforma”. La sua vasta produzione libraria ha avuto recensioni in molte riviste specialistiche d’Europa.

Personalmente ricordo la sua sincera e lunga amicizia che dura dagli anni dell’adolescenza, nel gruppo Studentesco, nella Fuci, poi nella redazione del ‘Popolo Dertonino’, un’amicizia continuata nel tempo anche se gli incontri si facevano più rari data la sua residenza ad Udine, ma ripresa al suo rientro a Tortona, dopo il suo collocamento a riposo nel 2009.
Ai figli Aldo e Lelia, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, invio le più sincere condoglianze

Armando Bergaglio

Pubblichiamo di seguito anche la foto – pubblica e sempre tratta dal profilo FB di Armando Bergaglio – della redazione della redazione del Popolo Dertonino nel 1965, Da sx: Armando Bergaglio, Gianni Gelsomino, Giorgio Carbone, don Franco Colombi, Giulio Talignani, don Franco Busseti, Vittorio Moro, Ugo Rozzo, Giuseppe Bonavoglia, …Stella, Luigino Corollo.