La celebrazione della Pasqua è un evento che accade qui e ora, che entra dentro la nostra vita, non come una sterile rappresentazione di un fatto passato ma come una efficace ri-presentazione della Passione, Morte e Risurrezione del Signore: la Pasqua non si ripete ma nell’azione celebrativa si rende presente perché, come singoli e come comunità, possiamo anche noi “passare” da morte a vita.

Nonostante le limitazioni imposte – la cui osservanza è questione di responsabilità verso se stessi e verso gli altri – vogliamo vivere le feste pasquali sentendo la comunione che ci unisce in Cristo e considerata la situazione in tempo di Covid e i decreti, celebreremo “senza popolo” e “a porte chiuse” i Riti della Settimana Santa.


Tutti i fedeli sono invitati a unirsi in preghiera dalle proprie abitazioni, anche grazie alla trasmissione in diretta dei vari momenti celebrativi.

I media della CEI – a partire da TV2000 e dal Circuito radiofonico InBlu – copriranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre.

I media diocesani trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Vescovo nella chiesa Cattedrale. Questi i riferimenti:

www.diocesitortona.it; www.radiopnr.it; www.ilpopolotortona.it;

sul canale Youtube di RadioPNR (su Youtube.it cercare RadioPNR);

si possono ascoltare anche sul territorio coperto dai 96.400 di RadioPNR (Circuito InBlu) in streaming attraverso la app RadioPNR.

Oltre alla possibilità di seguire le celebrazioni video-trasmesse, invito tutti a pregare personalmente e in famiglia, celebrando la Liturgia delle Ore, meditando le letture bibliche dei giorni della Settimana Santa, recitando i misteri dolorosi del Rosario.

Per il Giovedì Santo: suggerisco la lettura del brano della lavanda dei piedi (Gv 13,1-15) e del racconto dell’Istituzione dell’Eucaristia (Mt 26,26-29; Mc 14,22-25; Lc 22,14-20). A queste letture può seguire la preghiera per la comunione spirituale.

Per il Venerdì Santo: ricordo a tutti il digiuno e l’astinenza come segno di penitenza che mira alla “liberazione” dell’uomo, che spesso si trova, a motivo della concupiscenza, quasi incatenato dalla parte sensitiva del proprio essere ma anche come partecipazione alla Passione del Signore (cfr. Paolo VI, Costituzione Apostolica Paenitemini, 17 febbraio 1966, II); invito a chiedersi perdono a vicenda; suggerisco la lettura della Passione dal Vangelo secondo Giovanni e di trattenersi in preghiera davanti al Crocifisso, chiedendo perdono per i peccati, unendo la propria sofferenza e quella di tutti gli uomini alla Passione di Gesù.

Per il Sabato Santo suggerisco ancora il digiuno e l’astinenza (facoltativi); propongo la preghiera del Rosario pensando a Maria che attende la Risurrezione del suo Figlio; invito a pregare, nella speranza della risurrezione, per i defunti a causa dell’epidemia e per la consolazione di quanti hanno perso persone care.

Per la Domenica di Pasqua suggerisco, al mattino, la recita del Credo nel ricordo del battesimo, nostra prima Pasqua, e il canto dell’alleluia; invito tutti a partecipare alla preghiera del Regina coeli con il Santo Padre, ricevendo la Benedizione «Urbi et Orbi»; prima del pranzo, invito ogni famiglia a pregare e a benedire la mensa pasquale con la recita del Padre nostro, che esprime la gioia e la fiducia di essere figli di Dio a motivo di Gesù morto e risorto; nel pomeriggio, sarà bello leggere insieme quanto avvenne la sera di Pasqua ai due discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35), che ritrovarono la gioia e la speranza nell’incontro con Gesù risorto. Anche noi abbiamo bisogno di dire a Gesù: «Resta con noi, Signore, perché si fa sera».

Il vescovo Vittorio Viola