Nella giornata di ieri, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Bordighera hanno proceduto all’arresto dell’ultimo componente della compagine criminale di origine albanese che sino al giugno del 2018 ha “gestito” lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’estremo ponente della p rovincia di Imperia. La complessa attività d’indagine aveva portato – in un primo momento – all’arresto in flagranza di quattro malviventi, trovati in possesso di complessivamente 120 grammi di cocaina e più di 100 grammi di marijuana suddivisi in dosi pronte per essere smerciate , materiale idoneo al confezionamento ed alla pesatura dello stupefacente, oltre a tre fucili e svariate munizioni illegalmente detenuti. Nel medesimo contesto erano stati altresì sequestrati un’autovettura di media cilindrata e 3. 000 euro in contanti, ritenuti provento di reato. A di stanza di un paio di giorni dal prim o blitz , i carabinieri della Città delle p alme avevano inoltre sequestrato un ristorante ed un bar situati in zone centrali di Bordighera, poiché ritenuti stabili e consolidati luoghi di smercio d ella droga . Alla fine di gennaio di quest’anno, le ulteriori progressioni investigative avevano consentito a que i militari di trarre in arresto – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – il primo dei due fratelli albanesi appartenenti al citato sodalizio , avendo l ’Autorità Giudiziaria imperiese pienamente concordato con le risultanze dell ’inchiesta seguita dai Carabinieri . A distanza di pochi giorni, erano inoltre stati sequestrati tre terreni del valore complessivo di circa 60.000 euro ed un SUV di grosse dimensioni e cilindrata: i n questo caso , gli investigatori dell’Arma di Bordighera avevano tracciato il percorso dei proventi derivanti dalla vendita di droga, andando così ad incidere anche sul la sfera patrimoniale dei malviventi. In ultimo, nella giornata di ieri, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato l’altro fratello di origine albanese , che si era reso irreperibile già all’epoca dell’esecuzione delle prime misure cautelari