Alfio Giuffrida , autore di numerosi romanzi, è l’ideatore del “ Verismo Interattivo ”, un nuovo genere di narrativa che ha la particolarità di incentrarsi su verità scabrose e denunce sociali.

Vista l’enormità dell’attuale produzione letteraria in Italia e all’estero, è normale che un Autore voglia discostarsi dalla massa e percorrere una sua strada, con la speranza più o meno evidente di essere accettato, capito e, perché no, emulato. Il suo “Verismo” è nato dalle idee di Giovanni Verga e perfezionato sulla scia dei libri di Dan Brown, con il placet del noto critico letterario Renato Minore.


Le regole sono poche e semplici:

1- Il libro deve avere uno “ scopo ” da trasmettere al pubblico.

2- Deve partire da “ fatti veri ”, collegati da una trama che, pur se inventata, deve essere sempre ampiamente plausibile.

3- Gli argomenti trattati, culturali o di attualità, devono formare oggetto di discussine nei vari Forum presenti in rete. Il nuovo libro di Alfio Giuffrida si intitola: “ Odore di sujo ”, dove il “sujo” è la disonestà, la cui puzza è oggi diffusa tra i politici.

“ Un thriller d’azione e politico con intenti di denunzia sociale ”. Così inizia la prefazione del giornalista de Il Messaggero . Infatti il romanzo, nel suo complesso, è una intricata storia d’amore e di avventura, che descrive le peripezie che deve superare Jennifer per trovare il figlio perduto e distoglierlo dall’ambiente malsano in cui vive. “ Così il “ thriller d’azione ” di azione ne ha davvero tanta ” continua il critico, riferendosi alla “ detection incalzante che cambia continuamente scenari. Una storia così vertiginosa che talora sembra avere il ritmo cinematografico di un racconto di Fleming .”

Tuttavia lo scopo del libro non è solo quello di emozionare il pubblico con una storia drammatica. L’autore vuole che il lettore ragioni sui principali argomenti che caratterizzano la nostra società. Primo fra tutti, il sessantotto . Tra i giovani d’oggi, molti non sanno neppure cosa sia, ma chi ha i capelli bianchi ricorda bene gli anni della rivoluzione culturale. Leggiamo sull’enciclopedia online “ Wikipedia ”: “ Il Sessantotto è stato un movimento sociale e politico che ha profondamente diviso l’opinione pubblica , tra chi sostiene sia stato uno straordinario momento di crescita civile e chi sostiene invece sia stato il trionfo di una stupidità generalizzata, che rovinò la società italiana ”. Furono quegli anni, in cui la parola d’ordine era “ disubbidire ”, a creare i presupposti per una decadenza dei costumi?

Forse. L’Autore non dà una risposta ma pone in evidenza alcuni fatti e lascia al lettore il compito di trarre le conclusioni. E poi, riferendosi ai politici, mette in luce una loro caratteristica: “ Mostrano una doppia personalità : quella che vedi a prima vista, che li fa sembrare amici e benefattori, poi ce n’è un’altra dietro, che è quella spietata. Se scoprono che hai la possibilità di tradirli, denunciandoli, non esitano a farti fuori .” E la magistratura? Come mai i giudici permettono che ci sia in giro tanta disonestà? Forse anche loro sono implicati e omertosi con se stessi? Nel bel mezzo del romanzo, ben amalgamato col testo, l’Autore enuncia un motto: “ Se un giudice, per errore o perché è corrotto, condanna un colpevole o assolve un innocente, va processato anche lui !”

La legge ha il dovere di indagare se l’errore del giudice è stato causato da una diversa interpretazione dei codici o dalla autorità di un magistrato di parte. Storie perfettamente attendibili che si intersecano con la realtà ai limiti dell’assurdo e vedono come protagonisti i personaggi più disparati. Dai loro incontri, o meglio dagli scontri generazionali che si innescano nelle diverse culture cui essi appartengono, si diramano, come in una sorta di gioco di scatole cinesi, sempre nuove vicende. Una trama intricata ai limiti del verosimile, basata sulla denuncia di due fattori: avidità e corruzione, che si ricongiungono nell’ ipocrisia che governa il mondo . Il tutto è evocato da una copertina dai toni pastello su cui spiccano tagli di banconote sparse e un martelletto da giudice.

Chi vuole leggerlo lo trova nelle librerie, principalmente quelle on line.

Suggeriamo qualche link, tra cui il sito di Amazon, in cui si invita a leggere le numerose recensioni: http://t.co/L1oZOWLK , oppure IBS, link https://www.ibs.it/odore-di-sujo-libro-alfio-giuffrida/e/9788833611716

In tutti i siti il libro si trova sia in forma cartacea che nella più economica forma digitale (attualmente a circa 1 euro). Non resta che augurare a tutti: buona lettura.