La scelta di Tortona come centro di riferimento per trattare il Covid19 è dettata da logiche di buonsenso. In questo momento la struttura risponde alle esigenze emergenziali della nostra regione. 

Passata l’emergenza Coronavirus non permetteremo che questo presidio sanitario venga nuovamente dimenticato dalla politica. Occorre un’attenta programmazione dei servizi socio-sanitari aderente alle esigenze dei territori, dietro la parola efficienza non possono più nascondersi tagli ai servizi.


Il centrosinistra targato Chiamparino ha letteralmente smantellato l’ospedale Sant’Antonio e Margherita di Tortona (AL), chiudendo i reparti di Neurologia, Urologia, Ginecologia, Ostetricia, Pediatria ed in ultimo Cardiologia, nonostante i grandi investimenti fatti anche con i soldi della Fondazione CRT di Tortona. In campagna elettorale destra e sinistra, senza distinzioni, hanno promesso grande attenzione per questo ospedale. Lo stesso Salvini, in visita a Tortona, aveva urlato in piazza di voler “riaprire gli ospedali che la sinistra ha chiuso negli ultimi anni, uno per uno, perché sul diritto alla salute non si scherza”.

La Conferenza Stato-Regioni ha recentemente approvato il Patto della Salute 2019-2021 che prevede al suo interno la revisione del Decreto sugli standard degli ospedali. Terminata l’emergenza ci aspettiamo che la Giunta regionale avanzi una nuova programmazione che faccia chiarezza sul futuro di questo ospedale.

Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte