Dall’inizio di marzo ad oggi sono morti 98 tortonesi e la maggior parte di loro per Coronavirus. Un dato altissimo se si pensa che in un anno a Tortona, muoiono circa 350 persone, cioé una media di uno al giorno.

Ebbene, secondo i dati diffusi ieri dal Sindaco di Tortona Federico Chiodi, questa media, a marzo, è triplicata!


Sono numeri che mettono in risalto la grave situazione provocata dal Coronavirus, un’emergenza che purtroppo non è stata ancora pienamente compresa da tutti. Per questo motivo, il Sindaco di Tortona, seppur con un tono accorato e gentile, sembra si stia spazientendo: i suoi cittadini, i Tortonesi, non rispettano il necessario diktat del Governo che impone di restare tra le mura domestiche se vogliamo uscire dall’emergenza Coronavirus.

Lo ha detto ieri sera in un ennesimo accorato appello a tutti gli abitanti:

“Oggi – ha detto Chiodi rivolgendosi a tutti gli abitanti – ho avuto modo di vedere in giro per Tortona un certo numero di persone e sono rimasto molto stupito perché, comunque, nei giorni scorsi, i tortonesi, come vi ho già detto, si sono comportati molto bene e hanno rispettato le norme. Tuttavia, oggi, forse complice una parte della stampa e dei giornali che hanno annunciato una diminuzione dell’aumento dei contagi ( (non certamente noi di Oggi Cronaca -ndr), alcuni di noi, forse, si sono convinti che sia ormai finita l’emergenza da Coronavirus. Purtroppo devo dirvi che non è esattamente così.”

“Prima di tutto – ha aggiunto il Sindaco di Tortona – vi devo ricordare che anche oggi ci sono stati 4.492 contagi a livello nazionale e questo significa che i contagi continuano ad aumentare, seppur ad un ritmo meno serrato, però sono un numero importante. Inoltre in base all’ultimo decreto del presidente Consiglio dei Ministri, chi viola l’art.650 del codice penale e viene sorpreso fuori casa senza giustificato motivo (lavoro, spesa, emergenza – ndr) deve pagare fino a 3000 €. Non sono sanzioni da poco e le Forze dell’ordine, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia che stanno effettuando i dovuti controlli, oggi mi comunicano che hanno dovuto fare molte sanzioni.”

“C’è anche un altro motivo però – ha aggiunto Chiodi – per il quale non possiamo proprio mollare in questo momento, perché non possiamo ridurre la tensione e dobbiamo attenerci alle norme e ve lo spiego subito: oggi vediamo un leggero rallentamento nel contagio proprio perché vediamo i risultati di 10-15 giorni fa, cioé all’inizio dei provvedimenti di chiusura imposti dal Governo. Proprio per questo i contagiati sono meno. Se dovessimo mollare adesso aumenterebbero.”

“Vi devo anche dire che oggi, purtroppo – prosegue il Primo cittadino – abbiamo dovuto far arrivare un container presso il cimitero di Tortona perché abbiamo esaurito lo spazio all’obitorio e nelle due sale del cimitero, così abbiamo dovuto chiedere alla Diocesi di Tortona (che ringrazio) l’utilizzo della cappella della chieda di Santa Maria delle Grazie per depositarvi i defunti in attesa della cremazione.”

Infine il Sindaco di Tortona rende noti i dati sui decessi e lancia un appello a tutti i cittadini: “I morti – conclude Chiodi – continuano a essere molti. Dal 1° marzo ad oggi, in ospedale, sono decedute 41 persone e una parte consistente di questi erano tortonesi, Visti i numeri dei positivi possiamo tranquillamente presumere che la stragrande maggioranza di loro fossero positivia al Coronavirus. Inoltre abbiamo registrato 42 morti a casa, che non sono arrivati in ospedale e chiaramente non possiamo dire quanti fossero positivi perché non tutti hanno fatto il tampone, ma il numero totale dei decessi rispetto ai dati dell’anno scorso è molto più elevato (quasi triplicato – ndr). Infine – conclude il Sindaco – ci sono 15 tortonesi che ci hanno lasciato ma il loro decesso è avvenuto in altri ospedali presso cui erano ricoverati. Il Covid-19 non è ancora sconfitto la fase di picco non è ancora passata. Dobbiamo essere tenaci e attenerci alle norme il più possibile,altrimenti non fermeremo questo contagio. Vi prego di collaborare il più possibile, grazie.”