Giulia Quaranta Provenzano, trentenne di Diano Arentino, continua a far parlare di sé, questa volta come possibile partecipante a SpiedLife – il reality creato dagli utenti, per gli utenti. La trentenne ligure ha infatti da poco ricevuto l’invito ad inviare la propria candidatura quale protagonista del sopracitato progetto che prevede solo spontaneità e l’essere artefici del personale successo, senza alcuna dovuta struttura manageriale, regia, copione o direttori e supervisori.

Giulia, ci può parlare di cos’è SpiedLife? <<SpiedLife è un progetto di VisioRay Entertainment la cui origine risiede e consiste nella volontà di offrire agli utenti un reality all’ennesima potenza… Ed è così che sono proprio gli utenti i personaggi principali, in primo piano nelle vicende della vita reale. Che poi la persona davanti alla webcam sia un Vip o un’ancora sconosciuta giovane non importa, perché l’importante è il rappresentato e ogni persona può potenzialmente raggiungere rapidamente notorietà e followers a prescindere dal punto di partenza in cui si trova (a patto unicamente di essere capace di conquistare, nelle modalità dal ripreso ritenute opportune, il pubblico)>>.


Per quale motivo la Quaranta Provenzano vorrebbe entrare a far parte di questo ambizioso progetto? <<L’Arte-fotografare, la Cultura-scrivere e studiare, lo Spettacolo-manifestare ed animare sono le mie motivazioni esistenziali, capaci di dare appunto moto a ciò che diversamente sarebbe solo un corpo vuoto, un fragile guscio in contrasto con quanto invece sono i miei caratteri distintivi, d’entusiasmo. Non è sempre immediato però farsi sentire, non è mai scontato arrivare al “nucleo caldo” d’un oggi di continuo “a tavoletta” per cui la fretta rende spesso superficiali e le difficoltà del tentare di vivere, lottando, troppo spesso inducono al cinismo, a divenire competitivi in maniera malsana ed egoistica>>. Poi ancora Giulia prosegue e chiarifica <<Ho deciso di accettare l’invito a candidarmi quale protagonista d’un reality poiché fino ad ora sono stata una metodica, mentre penso sia giusto cominciare anche a non filtrare e contenere l’istinto e risultare e risaltare al contrario con immediatezza, vera, maggiormente vera …L’aver intrapreso lo scorso marzo un intenso per/corso attoriale di sicuro ha favorito questa presa di consapevolezza e volontà. Ho dovuto imparare ad iniziare a non nascondermi e a non nascondere le mie emozioni, i miei sentimenti dietro un vetro e forse, dunque, la mia partecipazione al detto reality potrebbe essere davvero un buon banco per la prova del nove>>.

Infine l’imperiese conclude ed ammette <<Nei miei trent’anni ho esperito più che altro conflitti d’amore e conseguentemente della Passione ho fatto scudo ma qualsiasi scudo, come “difende”, respinge pure e ho finito così per dimenticare presto cosa sia il piacere. Mi sono isolata, mi sono costretta in un meccanismo tossico che mi stava inghiottendo quando all’opposto non avrei dovuto far null’altro che attraversare il mio mondo interiore, affettivo. Sono stata tuttavia fortunata ad aver incontrato l’attore Giuseppe Morrone, il quale mi ha svegliato nel mio essere umana e mi ha ricordato che la sfera non è poi una figura tanto perfetta coi suoi muri mentali a tutto tondo e che scendere in campo aperto fa invece la differenza – pur e proprio per e con i brividi che spesso comporta>>.