C’è chi si vanta, chi millanta di organizzare chissà cosa per valorizzare il territorio e poi partorisce un topolino; chi si fa dare ampi locali con la promessa di allestire mega manifestazioni che devono ancora arrivare, chi si pavoneggia nel ruolo di presidente delle più disparate associazioni senza produrre nulla di più che il minimo sindacale e chi, come Monica Cusmano, in silenzio, senza fondi pubblici o finanziamenti, riesce a mettere in campo qualcosa che tutti i “signori” sopra citati si sognano, cioè quella di portare le ricette di Tortona e dintorni, a Milano, nei salotti “buoni” della città più importante d’Italia a livello economico che sono ristoranti, cantine, riviste specializzate e tanto alto.

Monica Cusmano

Monica Cusmano di Slow Food lo farà attraverso la sua nuova iniziativa che si chiama “Il territorio in cucina” ed è stata presentata ieri nella rocca di Carbonara Scrivia dalla stessa Monica con la collaborazione di Beatrice Brollo, responsabile del sito specializzato “Brollomisto” molto seguito a Milano e dintorni.


“Il territorio in cucina” è un percorso selezionato che si articola in diversi momenti e attività, a partire da appositi corsi che si terranno nell’area Tortonese, a Gavi e a Milano in cui Monica spiegherà come realizzare ricette semplici della tradizione tortonese, a cui si aggiungeranno iniziative particolareggiate mirate alla riscoperta dei sapori locali e della tradizione tortonese.

Prodotti genuini del territorio per realizzare ricette “nuove” che nascono da vecchie agende di tradizione contadina.

Poi il modo di cucinare, di scegliere e selezionare i prodotti, con la presenza dei produttori che spiegheranno come nascono e vengono coltivati e infine corsi per bambini perché non si devono creare le nuove generazioni già in sovrappeso e bambini obesi che si rimpinzano fin dalla tenerà età di merendine ma bisogna insegnare ai piccoli i veri sapori della terra.

Tutti questi elementi sono molto apprezzati dai milanesi, costantemente alla ricerca di cose genuine ed é qui, appunto, che nasce l’idea di esportare a Milano, quello che tanti tortonesi non hanno capito: la genuinità dei prodotti locali elaborati nelle ricette della tradizione.

“Non è vero – ha detto Monica Cusmano – che non c’è più tempo per cucinare, ci sono ricette antiche facili da realizzare che ci permettono di tornare ad amare la cucina. Ho lavorato nella grande distribuzione per 30 anni e posso dire a ragion veduta che certi prodotti lì non si trovano. Credo che i prodotti del territorio e i produttori locali meritino di essere più considerati. Dobbiamo credere nella nostra terra perché i prodotti ce li abbiamo qui. Chi assaggia le materie prime locali, ne sente il gusto e l’odore diverso dai prodotti industriali non torna più indietro perché comprende l’importanza del mangiare bene.”

Così è nata l’idea di realizzare corsi dove si cucina ma anche dove si sta insieme alla presenza anche dei produttori delle materie prime, per imparare a cucinare semplice, con piatti quasi estinti e con materie prime della zona, come ad esempio la squiccia, i gnocchi di patate fatti in casa e tanto altro. Una cucina povera ma buonissima per imparare a mangiare bene, che poi è quello che cercano tanti milanesi.

Un cucina che sarà veicolata anche a Milano e che sarà sicuramente apprezzata perché non c’è niente di simile sul territorio.

I corsi saranno itineranti: nell’area Tortonese, a Gavi e nel novese e saranno allargati anche a Milano, grazie ai contatti di un’altra tortonese: Beatrice Brollo.

Sicuramente una bellissima iniziativa che valorizza il territorio tortonese anche grazie a una dozzina di sponsor locali che daranno i loro prodotti e hanno capito che solo unendosi e facendo rete è possibile valorizzare il territorio.

E’ quello che purtroppo non hanno capito diverse associazioni locali che testardamente continuano ad agire da sole, ignorando chi ha buone idee. Associazioni e personaggi e che finora non hanno prodotto altro che tante parole e qualche soldo speso in inutili brochure o in pubblicità in canali perfettamente inutili che ben poco hanno portato a vantaggio del territorio.

Produttori locali che si sono messi insieme da tempo, sotto diversi nomi e diverse bandiere, millantando di fare chissà cosa, col risultato che a distanza di anni continuano ad annaspare senza produrre niente di veramente valido, malgrado dispongano di ampie possibilità sia in termn i di location ma non solo.

Monica Cusmano, invece, da sola, senza fondi, senza locali, ma solo con buone idee, tanta volontà e soprattutto “facendo rete” con altri soggetti è riuscita a mettere in piedi qualcosa che potrebbe veramente aprire nuovi orizzonti.

Se si vuole veramente valorizzare Tortona e il Tortonese è necessario unirsi insieme e “fare rete” e non essere vanagloriosi come fanno certi produttori locali che pensano di essere chissà chi, ma poi, alla resa dei conti fanno solo tanto fumo e poco arrosto.

Cari produttori impettiti e presuntuosi, prendete esempio da Monica, svegliatevi e imparate come si fa a valorizzare il nostro territorio: fatti, non parole!

Angelo Bottiroli

PS del giorno dopo: Visto che molti non sono in grado di leggere e comprendere la lingua italiana, specifichiamo che, come noto, Monica Cusmano risponde solo delle sue dichiarazioni che sono quelle comprese nelle virgolette. Tutto il resto è una dura presa di posizione di Oggi Cronaca (NON DI MONICA CUSMANO) contro chi blatera tanto e poi fa poco o nulla per valorizzare effettivamente il territorio.

Beatrice Brollo
Monica con un produttore