Il libro “Storie” di Angelo Bottiroli mi è piaciuto.

Mi è piaciuto come ha raccontato le vicende dei personaggi, i paesaggi, le epoche, le società, gli ambienti intorno alla storia.


Qualche protagonista l’ ho riconosciuto fra i tortonesi che conosco, ma sinceramente la mia non è stata una ricerca a chi fosse nella realtà il protagonista, anche perché io non sono di Tortona, anche se ci passo tutta la giornata, tuttavia, mi sono letteralmente  immersa nelle loro vicende, collegate da un sentimento predominante che lei  ben è riuscito a caratterizzare.

Le storie che ho preferito sono state tre.
Annamaria,  per la tragicità della vicenda, in cui l’ amore non basta per continuare a vivere, mi ha coinvolto moltissimo  anche per l’ ambientazione ad Arabba, ricordo di una mia bellissima vacanza estiva  di qualche anno fa.
Marco e Renzo, anche questa per la struggente fine dei due protagonisti, per l’insoddisfazione maturata  per la loro vita e la loro incapacità di continuare a vivere.
Carlo, per come viene raccontato il sentimento della debolezza che manda a gambe all’ aria dei sentimenti forti e delle intere vite in nome di non si sa che cosa e per cosa e solo la morte fa ritornare a galla i veri sentimenti, ma ormai è tardi. 

Daniela Menditto – Direttore dell’Accademia Musicale San Matteo