“Nel Tortonese, oggi, rapinatori hanno sparato contro carabinieri, intervenuti per fermarli, nientemeno che con dei kalashnikov. Pronti e professionali i militari dell’Arma hanno risposto al fuoco e li hanno messi in fuga, ma certamente, ancora una volta, è stata sfiorata la tragedia. L’ennesima tragedia, questa volta fortunatamente evitata. Lo diciamo così tanto spesso che sembrerebbe una cosa poco seria se non fosse, invece, così drammatica. In questo periodo così tanto buio abbiamo purtroppo ‘annotato’ una lunga lista di morti e feriti gravi fra le fila delle forze dell’ordine a causa dei servizi più disparati, e tante volte persino routinari. La vita si rischia per un banale intervento stradale, per un semplice riconoscimento, per un inseguimento, piuttosto che per un presunto controllo antidroga. Oggi, però, bisogna fermarsi a riflettere un attimo su quale significato abbia il fatto che una banda di rapinatori agisca potendo contare sull’uso di fucili d’assalto. Bisogna comprendere a fondo l’estrema pericolosità di una certa criminalità sempre più offensiva, sfrontata, feroce. E pensare a quanto ciò strida con il fatto che chi fa sicurezza non è sufficientemente supportato, e troppo spesso non può contare neppure sugli indumenti di servizio. L’articolata complessità di un lavoro come quello dei professionisti della sicurezza merita e necessita di tutto l’appoggio possibile, e certamente di investimenti ben più congrui di quelli con cui si pensa di poter tirare avanti”.

Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, commentando la notizia che stamattina raffiche di kalashnikov sono state esplose contro i carabinieri a Sale, nell’Alessandrino, da parte di cinque banditi a volto coperto che volevano rapinare un portavalori, poi messi in fuga dai militari che hanno risposto al fuoco.