Il 6 novembre il DISIT di Alessandria ospita il convegno che ripercorre quanto fatto e quanto ancora bisogna migliorare per evitare nuove catastrofi di carattere alluvionale

Tra il 5 e il 6 novembre 1994 il Piemonte fu colpito da eventi alluvionali che causarono l’esondazione del Po, del Tanaro e di svariati loro affluenti, causando 70 vittime e lo sfollamento di oltre 2.000 persone. A 25 anni da quell’evento il Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con AISAM (Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e della Meteorologia), organizza un convegno per definire i progressi fatti nel corso degli anni nella previsione degli eventi estremi e quanto ancora si debba fare per riuscire a prevenire e scongiurare eventi catastrofici come quello del 1994.


Il coordinamento scientifico del convegno sarà curato dal professor Enrico Ferrero, docente di Fisica del Sistema Terra e del mezzo circumterrestre presso il DISIT. L’evento è supportato da Progetto RISK-GEST – PITEM RISK, Interreg 2014-2020 Alcotra IT-FR, da Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e da AMAG Spa, mentre hanno concesso il loro patrocinio Comune di Alessandria, Provincia di Alessandria, Regione Piemonte, ARPA Piemonte, Protezione Civile, Autorità di bacino del Po, Aeronautica Militare, Prefettura di Alessandria, Associazione Cultura e Sviluppo Alessandria, Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (CNR-ISAC) e Fondazione CIMA.

Il programma del convegno si articolerà in due sessioni. Al mattino, dalle ore 9.30, dopo l’introduzione del professor Enrico Ferrero interverranno Dino Zardi (AISAM e Università di Trento), La meteorologia in Italia oggi: situazione, opportunità e prospettive; Renata Pelosini (ARPA Piemonte), L’inquadramento dal punto di vista meteorologico dell’evento alluvionale; Fabio Luino (IRPI – CNR), L’evento alluvionale del 5-6 novembre 1994 lungo il bacino del Tanaro; Carlo Cacciamani (Dipartimento della Protezione Civile), Il sistema della protezione civile per gli eventi alluvionali; Francesco Della Corte (CRIMEDIM, UPO), Le conseguenze di interesse sanitario negli eventi alluvionali; Gianpaolo Balsamo (ECMWF), Progresso delle previsioni meteorologiche alla scala globale e prospettive future; Federico Grazzini (Meteorological Institute, München/ Arpae Bologna), Classificazione degli eventi di precipitazione estrema sul centro-nord Italia e precursori a grande scala; Giorgio Melchioni (Coordinamento Protezione Civile Provincia di Alessandria), Il volontariato della Protezione Civile di Alessandria.

La sessione pomeridiana, dalle 14.00, si concentrerà sul Confronto tra le simulazioni dell’evento alluvionale fatte con i modelli odierni e quelle fatte con i modelli di allora. Presiederà Roberto Buizza (Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa). Interverranno Massimo Milelli (ARPA Piemonte), Modellistica ad area limitata italiana: COSMO; Silvio Davolio (ISAC-CNR), La modellistica previsionale del CNR; Antonio Parodi (Fondazione CIMA), La modellistica meteo-idrologica previsionale di Fondazione CIMA; Valerio Capecchi (Consorzio LAMMA), La modellistica previsionale del LAMMA; Riccardo Bonanno (RSE), Il dataset di rianalisi meteorologica MERIDA (MEteorological Reanalysis Italian DAtaset); Gianpaolo Balsamo (ECMWF), Previsione e monitoraggio dell’alluvione del Piemonte 1994 con i prodotti di informazione di ECMWF-2019; Claudio Cassardo (Università di Torino), La modellistica previsionale del Dipartimento di Fisica; Stefano Alessandrini (NCAR), Simulazioni meteorologiche ad alta risoluzione dell’alluvione del 1994; Ines Cerenzia (ARPA Emilia Romagna), Previsione per l’alluvione del ’94: performance del sistema di previsione d’ensemble ad alta risoluzione.

Il convegno è a ingresso libero.