Con la presentazione del libro di Paolo Mazzarello, L’inferno sulla vetta, inizia un’importante collaborazione tra la Biblioteca Giovanni Canna, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Casale Monferrato e il CAI – Club Alpino Italiano sezione di Casale Monferrato, che si svilupperà nei prossimi mesi con altre importanti eventi (già in fase di impostazione).

L’inferno sulla vetta (Bompiani, 2019) di Paolo Mazzarello sarà presentato in Biblioteca Giovanni Canna, via Corte d’Appello 12, venerdì 18 ottobre alle ore 17,30. Con l’autore interverranno Roberto Botta, direttore della biblioteca, Claudio Ferrando, del CAI – Sezione di Casale Monferrato, e Riccardo Lera, pediatra e scrittore.


Questa prima iniziativa è di grande importanza per la vastità dei temi trattati: L’inferno sulla vetta, infatti, è la storia di due fratelli Raffaello (Jello) Zoja, ventisette anni, e Alfonso, di otto anni più giovane. Sono i figli dell’anatomista Giovanni Zoja, che ha aiutato Cesare Lombroso a sviluppare le sue indagini di antropologia criminale. Nell’ateneo di Pavia, dove il padre insegna, sono già avviati a promettenti carriere universitarie.

I due ragazzi, appassionati di montagna, il 24 settembre 1896 intraprendono la scalata al monte Gridone, nei pressi del lago Maggiore. Con loro c’è Filippo De Filippi, alpinista esperto e grande conoscitore delle montagne che circondano il lago. Tutto va bene fin verso mezzogiorno, quando si scatena un’improvvisa tormenta di neve che costringe i tre a rientrare. Ma i due fratelli non riusciranno a tornare a casa.

Muovendo da questa vicenda tragica, Mazzarello ripercorre la storia dell’università di Pavia (dove lui stesso insegna Storia delle medicina) che, grazie ai contributi di Spallanzani, Volta e Golgi, acquisisce prestigio internazionale, e ci restituisce un quadro dell’ambiente accademico pavese, attraversato nel corso dell’Ottocento da animate discussioni sulle grandi questioni del tempo (il darwinismo, l’anticlericalismo, il positivismo…) e da fermenti politici legati all’affermazione delle idee socialiste.

In questo contesto i due fratelli Zoja si muovono da protagonisti, finché il destino all’improvviso non rimescola quelle carte di cui la filosofia del tempo credeva di aver svelato tutti i trucchi e i misteri.

Il libro è dunque una  storia di montagna, caratterizzata da pagine avventurose e drammatiche e da accurate e suggestive descrizioni paesaggistiche, ma è anche,  contemporaneamente, una riflessione sulla cultura accademica e scientifica, di fine Ottocento, dello sviluppo della medicina e dei loro rapporti con la società italiana dell’epoca e con gli ideali di giustizia che si stanno sviluppando in tutta Europa.

L’ingresso, come sempre, è libero.

Paolo Mazzarello è uno storico della medicina, saggista e scrittore italiano. È professore ordinario di Storia della medicina all’Università di Pavia dove presiede il Sistema Museale di Ateneo. Inoltre è docente a contratto all’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia.

Tra le sue numerose pubblicazioni da segnalare ll Nobel dimenticato. La vita e la scienza di Camillo Golgi, Bollati Boringhieri Torino (2006) tradotto in diverse lingue.             Info: www.comune.casale-monferrato.al.it – 0142 444246 o 0142 444379