Questo articolo non verrà condiviso sulla pagina Facebook del giornale perché potrebbe mettere a rischio l’esistenza stessa della pagina sul più grande social del mondo che da solo, ogni giorno, porta a Oggi Cronaca da un minimo di 15 ad un massimo del 25% delle visite al sito del giornale.

Già questa frase dice tutto sulla libertà di espressione e di stampa della società di oggi.

Un libertà sancita dall’articolo 21 della Costituzione italiana ma che rischia di essere messa fortemente discussione anche alla luce dei recenti avvenimenti. Esempi se ne possono fare a bizzeffe e alcuni di questi coinvolgono proprio i social.

Chi scrive (che è il direttore di Oggi Cronaca) ha pagato a caro prezzo il fatto di non essere stato partigiano ma aver cercato di dare spazio a tutti: dall’Anpi a CasaPound.


Ecco quest’ultima parola é costata la cancellazione dell’Account da Facebook con quasi 5 mila tortonesi amici, foto, articoli e ricordi online che non potranno più essere ripresi, né sarà possibile al sottoscritto aprire altri account simili perché nel momento in cui il programma di controllo di Facebook vede una stessa fotografia pubblicata nel precedente profilo cancellato, alcuni dati simili, gli stessi interessi o viene chiesta l’amicizia alle stesse persone (parenti e amici) e l’adesione agli stessi gruppi, il nuovo profilo viene subito cancellato.

Non serve cambiare immagine o identificativo IP: sono sufficienti pochi elementi che il programma riconosce che si tratta della stessa persona e lo cancella. Irrimediabilmente.

Ma la libertà di espressione non riguarda solo i social e a Tortona se ne parlerà sabato prossimo 12 ottobre alle 18 nella sede del Circolo “Il Leoniero” di CasaPound in via Pellizzari 6A, in un dibattito pubblico moderato da Andrea Mantovani con la partecipazione del segretario locale di Fratelli d’Italia Mauro Galvani e il sottoscritto, Angelo Bottiroli, direttore di Oggi Cronaca.

Andrò nella sede di CasaPound e presenterò anche il mio ultimo libro al termine del dibattito.

Non sono simpatizzante di CasaPound come non lo sono per ogni altro partito o Movimento di Centro, di Destra o di Sinistra.

O almeno non lo sono pubblicamente. Certo ho le mie idee personali, come tutti, ma cerco di tenerle per me e farle uscire solo dentro l’urna, perché sono convinto che un giornale e un giornalista che si considerano liberi e al servizio della collettività non dovrebbero mai schierasi ma dare spazio a tutti, nell’ambito della libertà di espressione, delle persone e delle idee.

Questa dovrebbe essere la libertà di stampa.

Andrò nella sede di CasaPound ma ho chiesto al segretario del PD di andare a presentare il mio libro anche nella sede del Partito Democratico (e spero in una risposta positiva), perché questo deve essere il pluralismo e questa deve essere la libertà.

Mi piacerebbe (ma resta un sogno) che sabato al dibattito in CasaPound partecipassero anche persone di ideologia diversa e non soltanto quelli destra, così come mi piacerebbe il contrario e se mai presenterò un libro o un dibattito nella sede del PD o della Sinistra partecipassero anche persone di ideologia opposta e la presentazione del mio libro potrebbe essere il neutro che lega due opposti.

Utopia? Forse, ma siamo a Tortona, in una città di 27 mila abitanti e ci conosciamo tutti, a prescindere dalle nostre idee politiche.

Mi scuso se per una volta ho parlato tanto del sottoscritto ma vorrei che il giornale che ho fondato e che dirigo non fosse etichettato di destra o di Sinistra a seconda di chi è al governo, ma solo e semplicemente “un giornale libero” come da 9 anni cerco di fare.

Angelo Bottiroli