Direttore buona sera.
Passata l’ondata di forte maltempo, almeno per ora, si passa come al solito alla con dei danni ed alla conta dei morti e dei feriti; purtroppo. 
La realta’ e’ sempre la stessa; da sempre.
Leggo in comunicati ufficiali che la macchina dei soccorsi ha funzionato in modo straordinario, ecc. ecc.  
Vero per fortuna, stando almeno ai comunicati ufficiali. Ma come ogni volta che questi fatti accadono parliamo sempre e solo del dopo, vale a dire  di cio’ che si deve affrontare nell’immediatezza degli eventi o subito dopo. Mai della prevenzione per tentare di mitigare gli effetti drammatici degli eventi.   

Se e’ vero che non tutto si puo’ prevenire e’ altrettanto vero che se ogni volta che questi fatti si verificano si parla solo del “dopo” e mai del “prima” un problema di fondo esiste.
Anche il semplice cittadino che gira in bicicletta per le nostre zone o ci passeggia si rende conto che i fossi non esistono piu’, che i piccoli ruscelli sono invasi da piante, che i torrenti in alcuni casi sembrano zone boschive ecc.
Nel “dopo” si effettuano interventi certamente utili e necessari ma dopo un paio d’anni quei letti di torrenti e fiumi, privi di manutenzione ordinaria, ritornano alla natura con le conseguenze che l’oggi e’ la replica del ieri.   La parola “fosso” e’ stata cancellata dai recenti vocabolari con l’effetto che ben conoscono quelli che vengono dalla campagne. 
Tragici fatti?  Certo, ma se tutti conoscono la forza devastante dei corsi d’acqua, piccoli e grandi, allora siamo sicuri che si tratti di fatti imprevedibili e non di drammi annunciati con scadenza sconosciuta?   Sconosciuta poi direi nemmeno tanto in quanto che in autunno ci siano piogge insistenti ed in inverno possa anche nevicare non mi pare una possibilita’ tanto remota. 
Affrontare il problema della manutenzione ordinaria e periodica, individuando nominativamente risorse, date e scadenze precise, modalita’ precise di interventi ecc. e’ cosi’ difficile?   
E se queste norme gia’ ci sono che verifica che siano applicate come previsto?  
E se non sono applicate correttamente dalle risorse individuate che provvedimenti sanzionatori vengono applicati? 
Non avremo nessuna risposta, a meno che (forse) non si interpelli il Signor Prefetto, e prepariamoci per la prossima avversita’ atmosferica” confidando soprattutto sulla fortuna e, noi tortonesi, sulla Madonna della Guardia e San Luigi Orione.  
Cordiali saluti.


Lettera Firmata