Egregio direttore,

ho letto il suo articolo circa la censura Facebookiana in merito agli articoli contenenti la parola Casa Pound. Premetto che non sono di detto partito, ma che avrei preferito fosse battuto sul piano politico e anche giudiziario, e non con la censura.


Tappare la bocca non va mai bene. Detto questo,  le scrivo perché ho letto che eviterà di condividere gli articoli riguardanti cpi sui social, senza postarli su Facebook. Pur comprendendo la natura della sua misura, la vorrei mettere in guardia dalla possibilità che il vostro nome a dominio subisca delle limitazioni sui social, complicando il vostro lavoro.
Gli articoli infatti potrebbero essere condivisi da altre persone sui social, scatenando il blocco dei loro profili e la cancellazione del post.

Tuttavia dopo varie cancellazioni, facebook potrebbe decidere di limitare o addirittura bannare il nome a dominio, e in pratica i vostri post risulterebbero senza portata organica sui social.

I blocchi delle pagine e anche di nomi a dominio “che violano la policy di Facebook” sono una realtà. Tenga in considerazione questo aspetto.

Eventualmente scriva LE TARTARUGHE e non casapound ed eviti i nomi dei leader scrivendo “il presidente delle tartarughe” o roba cosi per aggirare la censura.

Termino facendo presente che l’unico intento di questa email è fare presente che anche se non condividerete sulla vostra pagina, parlare delle tartarughe sul vostro sito vi esporrà comunque a potenziali problemi, in quanto non potete evitare che altri condividano tali pezzi.
Cari saluti

Alex

Caro Alex la ringraziamo dei consigli. Ha ragione ma noi, in nome della libertà di stampa e di opinione, abbiamo deciso di correre questo rischio.

Un giornale libero non si schiera: noi non siamo di CP, come non siamo di nessun partito o corrente politica, però se non pubblicassimo gli articoli di CP per correttezza non dovremmo pubblicare neppure quelli dell’Anpi (e ne abbiamo impaginato uno poc’anzi che uscirà per il fine settimana, della chiesa o di ogni altro partito politico. Quindi andiamo avanti.

Vorrà dire che se FB chiude le pagine di Oggi Cronaca, al limite ridurrà del 50% il traffico sul nostro sito, ma non potrà certo chiuderci la bocca.

E anche con 150 mila visite al mese sono convinto che rimarremmo sempre il giornale più letto di Tortona e del Tortonese.

Non baratto la dignità coi numeri, perché sono convinto che la libertà di opinione no abbia prezzo.