La vicenda è talmente importante che ha assunto una connotazione nazionale ed è finita addirittura sul sito nazionale dei gestori della sale gioco.

parliamo dell’ordinanza n. 3/2017 del 3 gennaio 2017 firmata dall’allora sindaco di Tortona Gianluca Bardone con la quale si impone la chiusura delle sale gioco e l’obbligo agli esercenti di locali pubblici di spegnere i cossiddetti videopoker dalle 0 alle 14 di tutti i giorni.


Il Consiglio di Stato ha dato ragione al comune di Tortona considerando legittima l’ordinanza

La sentenza è arrivata nei giorni scorsi e riguarda un ricorso straordinario al presidente della Repubblica fatto appunto contro l’ordinanza della Giunta Bardone da parte di una società titolare di una sala giochi in città.

La società aveva chiesto di posticipare l’orario di chiusura dalle 24 alle 3, richiesta che il Consiglio di Stato ha respinto giudicando lecita l’ordinanza del comune.

Il provvedimento è stato preso dall’amministrazione Bardone per arginare il dilagare della ludopatia.

Le motivazioni esposte allora nell’ordinanza erano che “l’area urbana è stata nell’ultimo decennio capillarmente occupata da installazioni di gioco aleatorio, presso l’Asl è stata attivato un servizio ambulatoriale per il trattamento del gioco d’azzardo patologico e si è ritenuto necessario adottare un provvedimento a tutela dei cittadini tortonesi soprattutto per impedire l’accesso alle sale e alle slot machine nelle fasce orarie nelle quali è più probabile l’accesso degli anziani e degli adolescenti”.

Secondo il Consiglio di Stato, l’ordinanza comunale è adeguatamente istruita e motivata e conforme alle norme.