Ci ha pensato Luciano Saracino ad infiammare un consiglio comunale, quello tenutosi giovedì 8 agosto, che fino a quel momento è stato alquanto sonnacchioso, con la discussione sul programma presentato circa un mese fa dalla nuova giunta. Discussione che ha ricalcato le posizioni dei vari partiti sui vari temi, dalla politica urbanistica al terzo valico, dai temi culturali alla politica per i giovani. Nessuna novità tranne una, quella annunciata da Marco Bertoli, capogruppo della Lega, che il teatro “Romualdo Marenco” di Novi verrà inaugurato all’incirca fra un anno. “Abbiamo fatto un sopralluogo-ha affermato-insieme ai consiglieri comunali della minoranza ed abbiamo constatato che i lavori sono ben lontani dall’essere finiti. Anzi, tutti abbiamo convenuto che sono parecchio indietro. Il teatro verrà inaugurato quando tutto sarà a posto.” Aggiungendo che, in attesa della ultimazione del teatro, si dovrà pensare alla sua gestione

Luciano Saracino: “Mi astengo dalla mozione della Lega sull’autonomia regionale.”


Ma dicevamo di Luciano Saracino in quanto  ha infiammato il consiglio comunale annunciando la sua astensione sulla mozione presentata dalla Lega in materia di autonomia regionale. Mozione che impegna la giunta ed il sindaco di Novi a chiedere che la Regione avvii al più presto una azione su questo tema.

Luciano Saracino, nelle recenti elezioni amministrative tenutesi a Novi, faceva parte della lista della Lega ed è stato eletto ottenendo 69 preferenze. Nel consiglio comunale tenutosi il 29 luglio ha annunciato che, in seguito alla realizzazione di un patto federativo fra il Movimento nazionale per la sovranità e Fratelli d’Italia, non avrebbe più fatto parte del gruppo “Lega Salvini Piemonte”. In quella seduta il presidente del consiglio comunale, Oscar Poletto, aveva rilevato che non avrebbe potuto parlare a nome di un’altra forza politica ma solo a suo nome. Questo perchè anche l’appartenenza ad un gruppo misto gli era preclusa in quanto, per la sua costituzione, necessitano almeno due consiglieri comunali

Luciano Saracino rispondeva che avrebbe continuato a far parte della maggioranza consiliare pur non appartenendo ad alcun gruppo. Rilevando, anzi, che da quel momento il neo sindaco di Novi, Gian Paolo Cabella, avrebbe potuto contare su di un gruppo, quello di Fratelli d’Italia, “che sarà lealmente schierato dalla sua parte e recherà il suo contributo di idee al governo di questa città.” Nell’ultimo consiglio comunale, quello di  giovedì 8 agosto, era in discussione un tema sensibile per la Lega. Luciano Saracino interviene ed afferma di parlare a nome di Fratelli d’Italia aggiungendo, a maggior carico, che data la posizione del partito di Giorgia Meloni sull’autonomia regionale, si sarebbe astenuto.

A questo punto Marco Bertoli, capogruppo della Lega, ha chiesto al presidente del consiglio comunale, Osccar Poletto, se Luciano Saracino aveva la possibilità di parlare a nome di Fratelli d’Italia ottenendone risposta negativa. Oscar Poletto aggiungeva che il partito Fratelli d’Italia non esiste in consiglio comunale e che Luciano Saracino avrebbe potuto parlare solo a titolo personale. Luciano Saracino cercava di aggirare la cosa affermando che, d’ora in aventi, avrebbe usato la frase “iscritto a Fratelli d’Italia” prima dei suoi interventi.

Simone Tedeschi, capogruppo dei “Democratici per Novi”, riportava il discorso sulla mozione affermando che il suo gruppo sarebbe stato pronto a collaborare alla stesura di un’altra mozione sempre sullo stesso tema. “Non siamo pregiudizievolmente contrari all’autonomia regionale e proprio il precedente governatore della regione Piemonte, il pd Chiamparino, ha iniziato il percorso su questo tema..” Annunciando l’astensione del suo gruppo sul documento presentato dalla Lega. Una posizione uguale a quella di Lucia Zippo, capogruppo consigliare del Movimento 5 Stelle, la quale affermava di non essere contraria all’autonomia della regione ma che la questione presenta una sua complessità.” Giacomo Perocchio, consigliere comunale e coordinatore cittadino della Lega, pur apprezzando la posizione collaborativa del gruppo “Democratici per Novi”, annunciava che la Lega non avrebbe ritirato la mozione, con la quale si intendeva iniziare un percorso che comporterà riflessi positivi per il territorio. Favorevole all’autonomia anche Eleonora Gatti, consigliere comunale della Lega, la quale sottolineava che, grazie ad essa, si potranno colmare le tante cattedre senza docenti che si presentano ogni anno all’avvio dell’anno scolastico.

Infiammava il consiglio comunale, con il suo intervento, Marco Bertoli che riportava l’attenzione sul comportamento di Luciano Saracino. “Luciano Saracino-affermava-è stato eletto nella lista della Lega, con l’adesione conseguente alle idee della Lega. Adesso, alla prima votazione ideologica, si astiene e con il suo voto si mette sulla stessa linea della minoranza consiliare. Il suo comportamento non è’ certamente coerente con le posizioni della Lega e costituisce un tradimento per coloro che, a nome della Lega, lo hanno votato. Molte volte, anche alla presenza del segretario provinciale della Lega, in sede si è discusso dell’autonomia regionale e mai, in quelle occasioni, Luciano Saracino ha mosso obiezioni. Certamente avesse fatto parte della lista di Fratelli d’Italia adesso non sarebbe consigliere comunale mentre la Lega, anche senza i 69 voti di Luciano Saracino, avrebbe vinto lo stesso.”

Luciano Saracino ha replicato affermando che nelle discussioni tenutesi nella sede della Lega non si è mai parlato dell’autonomia regionale. “Sono entrato nella Lega-ha affermato-per dare il mio contributo ed ho fatto molto lavoro burocratico in questi cinque anni. Questioni burocratiche nelle quali non ho mai visto Bertoli impegnarsi. Bertoli si è invece impegnato nel dialogo con gli altri partiti e liste civiche riconducibili alla destra. Il mio è stato un contributo molto importante. Adesso basta con le polemiche e cerchiamo di andare avanti.”

Il discorso è stato chiuso da Giacomo Perocchio il quale ha auspicato che, d’ora in avanti, le posizioni di Luciano Saracino siano quelle della maggioranza consiliare rilevando che questa potrebbe trarre vantaggi dalla presenza di tre partiti della coalizione.

Maurizio Priano