Gentile Direttore,

vorrei segnalare ai lettori del suo giornale un aspetto della sanità piemontese che è poco noto ai più.


In sostanza nella nostra regione, a causa del forte deficit accumulato dal Sistema Sanitario, molte prestazioni vengono a costare di più al cittadino se si presenta con la classica impegnativa rilasciata dal medico curante sul modulo del SSN piuttosto che nel caso in cui la stessa prestazione venga prescritta dal medico con un semplice ricettario rischiedendo l’esame come privato pagante.

Si tratta in diversi casi di un possibile significativo risparmio per il cittadino che, non essendo informato preventivamente di questa opzione ne dal proprio medico ne dal personale ASL del CUP, si trova a spendere cifre superiori credendo che il ticket sanitario pubblico sia l’esborso minore .

Questa scoperta mi ha stupito non poco anche perchè accompagnata dal silenzio degli addetti sanitari che, evidentemente,hanno il mandato di non penalizzare le finanze della Sanità .

Poichè ancora non riesco a sincerarmene le chiedo, nell’ambito della sua azione giornalistica, di verificare la fondatezza di quanto rilevato e le reali ragioni per cui si paga di più una prestazione con il servizio sanitario pubblico rispetto alla stessa prestazione fornita dallo stesso Ospedale con modalità di privato pagante .

Spero di essere riuscito a spiegare la situazione e la ringrazio per la cortese ospitalità concessa.

Un cordiale saluto,

Alessandro Scaccheri

Abbiamo provveduto a “girare” il quesito alla nostra esperta di indagini sulla sanità Annamaria Agosti