Pubblichiamo di seguito una lettera di Giampero Godio uno dei massimi esperti di Legambiente a livello nazionale in materia di energia nucleare ad alto e basso dosaggio, ricordando che a Tortona la vicenda riguarda appunto quest’ultimo settore, ma a nostro avviso i bidoni sonos tati smaltiti come abbiamo scritto in questo articolo:
https://www.oggicronaca.it/2012/10/tortona-smaltiti-i-bidoni-radioattivi-della-controlsonic-disinnescata-la-bomba-ecologica-il-capannone-torna-agibile/

LA LETTERA DI GODIO


Quattro Comuni del Piemonte, Bosco Marengo (AL),  Tortona (AL),   Saluggia (VC) e Trino (VC),  si trovano ad avere sul proprio territorio oltre l’ottanta percento dei materiali radioattivi di tutta Italia, in impianti e depositi collocati in aree a rischio.

E’ quanto emerge dall’Inventario Nazionale dei Rifiuti Radioattivi pubblicato nel marzo 2019 dall’ISIN, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (vedere stralcio in allegato).

E’ la provincia di Vercelli, con i siti nucleari di Sogin, Avogadro e Livanova,  ad avere il carico di radioattività maggiore, ma anche la Provincia di Alessandria si trova ad avere, presso l’ex F.N. di Bosco Marengo e il deposito Campoverde di Tortona, quasi trecento miliardi di Becquerel di radioattività  (1 Becquerel corrisponde ad una disintegrazione radioattiva al secondo).

A parere di Legambiente e di Pro Natura del Piemonte è assurdo continuare a mantenere una simile quantità di materiali radioattivi in aree del tutto inidonee per la vicinanza ai fiumi, alle falde, alle zone abitate e a quelle agricole di qualità: è un atto di grave irresponsabilità che in questi giorni, ricordando la tragedia di Chernobyl del 26 aprile 1986, fa pensare che questi 33 anni siano passati invano.

Per ricordare tutto questo e sollecitare il trasferimento di questi materiali pericolosi in un sito meno inidoneo, scelto con oggettività e trasparenza in modo che possa rappresentare la soluzione caratterizzata dal rischio più basso possibile, il prossimo venerdì 26 aprile, trentatreesimo anniversario dell’incidente nucleare di Chernobyl, Legambiente Ovadese organizza una serata di dibattito a Cassinelle, con la proiezione del film “Là Suta” sul nucleare piemontese e sui suoi rischi ( https://www.openddb.it/film/la-suta/ ) .

Interverranno Cristina Monti e Paolo Rapalino, registi del film, e il sottoscritto..

L’appuntamento è per le ore 21 di venerdì 26 aprile a Cassinelle (AL), presso la ex Chiesa parrocchiale di Santa Margherita, ora sede del Museo del Territorio, alla fine del paese in direzione di Valosio e Prasco.

Gian Piero Godio – Legambiente e Pro Natura del Vercellese