Ormai è noto ed è stato scritto dalla Regione Piemonte in tutte le salse: la causa principale del declassamento dell’ospedale di Tortona è dovuta alla mancanza del Punto Nascite.

A Novi c’era il Punto nascite e questo è stato determinate nel momento in cui bisognava scegliere quale dei due ospedali valorizzare e quale ridimensionare.


Ci avevano illuso che poteva esserci un ospedale unico su due sedi (Novi e Tortona) ma non è stato così e alla fine la decisione di lasciare aperto il Punto nascite di Novi e chiudere quello di Tortona ha pesato in modo determinante sulle scelte future.

Il Punto nascite di Tortona, però, non doveva essere chiuso perché – secondo un pool di esperti – era superiore a quello di Novi Ligure ed avrebbe dovuto essere chiuso proprio quello di Novi Ligure.

Se fosse successo oggi le parti sarebbero invertite e a Tortona ci sarebbe un grande ospedale e non quello attuale privo di reparti importanti che sono station spostati a Novi.

La vicenda, a nostro avviso, contiene ancora molti punti non chiari, e questa considerazione nasce dal ruolo che il sottoscritto, Direttore di Oggi Cronaca, ha avuto a suo tempo e che vado a raccontare.

IL PUNTO NASCITE

1° maggio 2013, chiude improvvisamente, con due mesi di anticipo rispetto a quanto annunciato dall’Asl, il Punto nascite e il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Tortona che viene trasferito a Novi Ligure. 

É l’atto che due anni dopo “segnerà” il drastico ridimensionamento dell’ospedale tortonese.

Sempre due anni dopo, l’assessorato regionale alla Sanità ammette che la causa del depauperamento dell’ospedale di Tortona al quale, nel 2015, sono tolti ben cinque reparti, è figlia del trasferimento originario del Punto Nascite avvenuto nel 2013.

Il tutto a favore dell’ospedale di Novi Ligure che, proprio grazie al Punto nascite, diventerà ospedale di riferimento a livello provinciale con probabili futuri investimenti per migliorarlo perché, a quanto pare, la struttura novese è molto più malconcia dell’ospedale tortonese.  

IL DOCUMENTO CHE NESSUNO CONOSCEVA

Due settimane dopo l’anticipata chiusura del Punto nascite, cioè a metà maggio 2013, entro in possesso di un documento a mio avviso di una gravità estrema, tenuto nascosto all’opinione pubblica: il verbale di un sopralluogo di una commissione medica provinciale istituita dall’Asl, che accertava che il Punto nascite di Tortona era qualitativamente superiore a quello di Novi Ligure con solo tre criticità, a fronte delle dieci, invece, riscontrate a Novi, che invece è stato privilegiato rispetto a Tortona.

Un documento di cui quasi nessuno conosceva l’esistenza.

Lo leggo attentamente e mi rendo conto di avere del materiale esplosivo, ma qui non si tratta solo di fare lo scoop e scrivere: è in ballo qualcosa di ben più grosso perché sembra che qualcuno abbia “giocato sporco” favorendo il Punto nascite di Novi Ligure che, stando a quel documento, invece, avrebbe dovuto essere chiuso a favore di quello di Tortona.  

Leggo e rileggo: potrei pubblicarlo, ma a cosa servirebbe?

TANTO CASINO MA NESSUN RICORSO AL TAR, PERCHE?

Decido di fare due fotocopie e consegnarne una al sindaco Massimo Berutti e l’altra alla minoranza guidata da Gianluca Bardone e li avviso che se entro una settimana non faranno nulla, io scriverò comunque.

Il documento viene da loro divulgato e scoppia il caos. 

Articoli su articoli per settimane, tutti si indignano e promettono di smuovere mari e monti, ma solo a parole, perché nessuno decide di fare l’unica cosa che invece andava fatta in quel momento e che, col senno di poi, forse, avrebbe salvato l’ospedale di Tortona, cioé un ricorso al Tar.

Mi aspettavo lo facesse il Comune soprattutto, oppure qualche sigla sindacale, associazione di medici, sanitari o altro, invece nulla.  

Perché nessuno l’ha fatto?

Domanda che non avrà mai una risposta. 

Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca