Scatta la diatriba fra opposizione e maggioranza, a castelnuovo scrivia per il costo della luce votiva.

La minora dice che è aumentata, il sindaco dice il contrario. Chi ha ragione?


Pubblichiamo entrambi gli interventi: la lettera della minoranza e la risposta del sindaco, in modo che i lettori possano farsi un giudizio in merito.

LA NOTA DELLA MINORANZA

Egregio Direttore,

le chiediamo uno spazio (e per ciò la ringraziamo anticipatamente) al fine di poter dimostrare, in modo semplice e chiaro, quanto riportato nel titolo di questo breve intervento. Ma prima di tutto, ci piacerebbe riportare un commento in particolare. A seguito della nostra affermazione secondo cui il costo dell’illuminazione votiva sarebbe aumentato (per farla breve, stiamo parlando della luce dei defunti del cimitero di Castelnuovo Scrivia), il Sindaco Gianni Tagliani, si sarebbe rivolto in modo denigratorio nei nostri riguardi. Vogliamo riprendere alcuni passaggi. Secondo Tagliani, “quando il Signore distribuì la cognizione evidentemente alcuni erano assenti. Non intervengo mai sulle opinioni della minoranza perché ho rispetto del ruolo, di quei tre poveri cristi [..]. Quando però si scrivono BALLE per INGANNARE i cittadini parlando di SOLDI PUBBLICI non si può tacere”. Sul “rispetto del nostro ruolo” potremmo scrivere fiumi di inchiostro per dimostrare il contrario: proprio Tagliani ha introdotto norme regolamentari che limitano pesantemente l’operato delle minoranze, norme illegittime o quasi, al punto tale che forse non è eccessivo parlare di emergenza democratica. Tralasciando questo aspetto, sempre il probo Tagliani afferma che il costo delle lampade non sarebbe aumentato rispetto all’annualità precedente, quando veniva gestito dalla ditta privata. Bene. Incassati gli insulti, vere e proprie medaglie per il nostro operato, arriviamo alla dimostrazione pratica del contrario.

ESEMPIO NUMERO 1

 Anno 2017, gestione del servizio da parte di un privato, 4 lampade votive, importo 46,27 euro.

Anno 2018, gestione del servizio da parte del Comune, 4 lampade votive, importo 52,00 euro.

ESEMPIO NUMERO 2

Anno 2017, gestione del servizio da parte di un privato, 5 lampade votive, importo 57,36 euro.

Anno 2018, gestione del servizio da parte del Comune, 5 lampade votive, importo 65 euro.

(IN ALLEGATO DUE ESTRATTI CHE DIMOSTRANO CHE IL COSTO È AUMENTATO)

Quindi, perché nelle lettere inviate dal Comune c’è scritto che l’importo è invariato? Chi ingannerebbe i castelnovesi? NON NOI. Non sarebbe stata più opportuna una scelta diversa? Dal punto di vista pratico soluzioni alternative ci sarebbero. Il tutto rimane un mistero. Ma d’altronde quando il Signore distribuì la cognizione noi eravamo assenti. E Tagliani?

I Consiglieri Comunali Di Opposizione

Giovanni Ferrari – Maria Giovanna Giglio -Mirco Villani

LA RISPOSTA DEL SINDACO GIANNI TAGLIANI

“L’importo unitario per lampada, come scritto – replica il sindaco Gianni Taglaini – non è variato. La Ditta che aveva la concessione applicava, come da contratto  €. 9,09 + Iva + i diritti di esazione sino a un massimo consentito di €. 2,00. Il totale bollettato era di €. 13,00. Ed è ciò che stato applicato unitariamente per ogni punto luce. Chi ne ha di più, evidentemente, scontava la scomposizione della tariffa per quanto riguarda i diritti di esazione. L’amministrazione comunale ha mantenuto l’importo unitario fisso per ogni lampada che, tra l’altro, è tra i più bassi dei paesi del circondario e che resta invariato dal 2006.”