Il 30% dei contribuenti italiani dichiara meno di 10 mila euro l’anno con un imponibile medio di 4.707 euro.

Nel Mezzogiorno tale percentuale sale al 40%, nel Centro Italia scende al 28% e nel Nord del paese al 24%. Ciò significa che 12 milioni di persone su 41 milioni di contribuenti vivono con un reddito in linea con i parametri previsti per il reddito di cittadinanza.


I dati mettono in evidenza come si tratta di lavoratori con contratti “deboli” quali i part time, stagionali, oppure percettori di ammortizzatori sociali. A livello regionale, tutte le Regioni del Mezzogiorno presentano un incidenza di lavoratori con reddito al di sotto dei 10 mila euro, al di sopra della media nazionale.

Spicca il dato della Calabria dove il 45,2% dei contribuenti dichiara un reddito fino a 10 mila euro; in Sicilia sono il 41,4%; in Molise il 40,3%; in Puglia Campania e Basilicata il 39,3%.

In Lombardia invece, la percentuale di coloro che hanno reddito fino a 10 mila euro scende al 22,6%; in Emila Romagna al 22,8%; in Piemonte al 23,7%; in Val d’Aosta al 23,8%; in Friuli Venezia Giulia al 24%.

A livello provinciale nelle prime posizioni troviamo esclusivamente le province ubicate nel Mezzogiorno.

Spicca la provincia di Crotone dove quasi 1 contribuente su 2 dichiara un reddito al di sotto dei 10 mila euro; a Vibo Valentia il 46,8%; ad Agrigento il 46,3%; a Cosenza il 46,1%; a Ragusa il 45,9%. Ma ci sono anche province ubicate nel Centro Nord che presentano un’incidenza molto al di sopra della media nazionale: a Latina il 37,1%; a Frosinone il 34,1%; a Viterbo il 33,7%; ad Imperia il 32,2%; ad Ascoli Piceno il 31,8%; a Rimini il 35,5%; a Grosseto il 30,9%.

L’incidenza più bassa si Registra a Bologna dove solo il 19,9% dei contribuenti dichiara un reddito fino a 10 mila euro; a Monza/Brianza il 20,6%; a Lodi e Lecco il 20,8%; a Biella il 21,3%.

Non è il Reddito di Cittadinanza che farà aumentare i salari, conclude – Segretaria Confederale UIL, servono politiche di investimento per rilanciare l’economia oggi stagnante e la riduzione del lavoro e del fisco. Solo così si creeranno gli spazi per rivendicare aumenti reali dei salari. Il Governo dovrebbe puntare su questo ed innalzare al soglia della NO TAX AREA fino a 9.360 euro, in modo tale che chi guadagna lo stesso importo del Reddito di Cittadinanza abbia la stessa imposizione fiscale.

Uil Alessandria