Nei giorni scorsi presso  la SOAMS di Pontecurone, si è svolto il convegno “Don Orione e la Shoah”, organizzato dall’associazione culturale “Il paese di don Orione ONLUS” in occasione dell’annuale commemorazione della Giornata della Memoria.   All’evento sono intervenuti, tra gli altri, il Sindaco di Pontecurone Rino Feltri, il Presidente dell’ A.N.P.I. prof.ssa  Maria Grazia Milani, la prof.ssa Maria Luisa Ricotti ed una folta rappresentanza di studenti degli istituti di istruzione superiore tortonesi, I.I.S. Marconi Carbone e Liceo Peano, accompagnati dai propri docenti.

  Quella rievocata oggi è una pagina di Storia poco conosciuta, ma assolutamente degna di essere ricordata per la carità cristiana di cui è permeata.  Con i loro interventi, don Flavio Peloso e Suor M. Alijcia Kodzioara hanno saputo toccare la  sensibilità dei presenti, citando con lucida e vibrante partecipazione le testimonianze sulla persecuzione della popolazione di religione ebraica ed il personale impegno di Don Orione contro la discriminazione razziale dopo il 1938.    La prof.ssa Maria Grazia Milani, in particolare,  ha catturato l’attenzione di noi studenti raccontandoci del Santo di Pontecurone e del suo coinvolgimento nell’assistenza ai deportati ebrei ed alle vittime dalle leggi razziali.  Parlando dei Giusti della Shoah, tra cui annovera proprio Don Orione e, non ultima, la senatrice della Repubblica Liliana Segre, Milani ha ricordato come costoro si siano mossi  responsabilmente e tenacemente  in direzione contraria al male.  A rischio della loro stessa  vita, questi Giusti hanno contribuito a salvare esseri umani e a portare intatta fino a noi la determinazione a non dimenticare, in nome della Giustizia, della libertà e di tutti i diritti civili, quella triste realtà che è stata la persecuzione ed il sacrificio degli Ebrei, uno degli eventi più sconvolgenti del ‘900, una delle più odiose ed atroci vergogne della storia umana.   Storia che sembra ripetersi tristemente: Gulag sovietici, genocidio Armeno, stragi in ogni parte del mondo, perpetrate in nome di ideologie deviate e fanatismi ….


   Liliana Segre rimane ormai una degli ultimi testimoni dello scempio vissuto dai deportati e non si può rimanere indifferenti alla sua testimonianza semplice, chiara, coinvolgente e commovente, che, per  l’ennesima volta, ma senza fatica nonostante l’età, ha rievocato alla Scala di Milano per i giovani scolari presenti attenti e rispettosi, consapevoli del suo sacrificio.  In questo senso il ricordo non deve essere per noi retorica, perché deve essere nostro preciso impegno raccogliere da Lei, e da persone buone e cristalline come Don Orione, il testimone, per impedire che il tempo e l’oblio facciano da alibi alla mediocrità, alla negazione, alla cieca e stupida ripetizione di violenze, discriminazioni  e soprusi.

NON DOBBIAMO DIMENTICARE per cui, grazie Don Luigi Orione.

Teresa Maria BAGGINI – 3^AR Amministrazione, Finanza e Marketing