I militari della Compagnia di Imperia nella serata di ieri hanno arrestato, dando esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto del P.M., due romeni di 40 e 48 anni, senza fissa dimora sul territorio nazionale, individuati come responsabili di una rapina commessa la notte dell’8 luglio scorso ai danni di una donna che gestisce un locale nel dianese, la quale, alla chiusura dell’attività, stava rientrando alla propria abitazione ad Imperia. I due individui, nell’occasione, si sono suddivisi i compiti: mentre uno restava alla guida della macchina – per una pronta fuga – l’altro procedeva a piedi; questi, dopo aver avvicinato la vittima ed aver tentato di strapparle la borsa, sorpreso dalla reazione, l’ha colpita con un pugno alla nuca e si è quindi impossessato dell’accessorio al cui interno la vittima aveva raccolto l’incasso di diversi giorni.

Non appena la donna è riuscita, attirando l’attenzione dei passanti, a dare l’allarme, sono state diramate le ricerche: veniva ritrovato il telefono cellulare, contenuto nella borsa, ai margini della via Aurelia, gettato dai malviventi durante la fuga in direzione di Ventimiglia. Il telefono – oggetto di approfondimenti investigativi – non è risultato utile all’acquisizione di elementi per la ricostruzione dei fatti.


Quindi, i Carabinieri della Sezione Operativa – con il prezioso contributo della vittima – si dedicavano alla ricostruzione di tutto quanto successo nei momenti precedenti e successivi all’evento, alla ricerca di elementi ricollegabili all’accaduto.

Dall’esame delle dichiarazioni della donna, si ricostruiva il percorso per rientrare a casa e – grazie all’esame di filmati di telecamere pubbliche e private – si riusciva ad individuare la macchina utilizzata per la fuga dei malviventi, una Renault Megane di colore grigio, con targa spagnola.

Per la completa identificazione dei due soggetti, resa particolarmente complessa dall’abituale uso da parte degli stessi di documenti falsi e numerosi alias, è stata fondamentale la condivisione delle informazioni con forze di polizia spagnole e romene, Stati in cui si spostavano i due, compiendo reati analoghi ai danni principalmente di persone anziane, nonché, come accennato, la precisa descrizione dell’aggressore fornita dalla vittima.

Esaminata l’ipotesi investigativa formulata dai Carabinieri e gli elementi raccolti, l’Autorità Giudiziaria ha concordato per l’inserimento di una nota di ricerca nella Banca dati delle Forze di polizia.

Nella tarda mattinata di ieri, i due sono stato controllati casualmente dai Carabinieri di Milano i quali, visto il riscontro in Banca Dati, hanno avvertito i militari dell’Arma imperiese: un equipaggio della Sezione operativa della Compagnia del capoluogo ha proceduto, quindi, alla notifica del provvedimento e trasferito in carcere i destinatari.