Se Polizia e Carabinieri non ci sono i tortonesi si lamentano per mancanza di controlli da parte delle forze dell’ordine, ma quando questi controlli vengono effettuati e lungo le strade si notano massicci schieramenti di polizia e carabinieri, qualcuno, invece che stare tranquillo, si preoccupa e chiede lumi.

Logico che ogni schieramento massiccio di Forze dell’ordine desti preoccupazione tra i cittadini che pensano subito possa essere successo qualcosa di grosso e pericoloso… Accade la stessa cosa quando passano troppe ambulanze una dietro l’altra e la gente pensa subito possa essere accaduto qualche grave incidente….


Fino a quando certe situazioni vengono segnalate da persone “comuni” tutto rientra nella normalità delle cose, ma quando a preoccuparsi e mettere in allarme la popolazione sono persone che gestiscono pagine Facebook o blog con la pretesa di emulare i giornalisti e poi, invece di documentarsi veramente, chiedono pubblicamente sul web se qualcuno sa qualcosa riguardo a questi spiegamenti di forze dell’ordine, alimentando dubbi su quello che succede, la cosa prende un’altra piega.

La considerazione è generale, ma entrando nel dettaglio è accaduta una cosa simile questa mattina, sabato 12 gennaio, in corso Romita, dove si è registrata una massiccia presenza di Carabinieri e Polizia.

Cos’è successo? Niente di grave naturalmente, solo che in Corso Romita davanti al supermercato Ekom era in corso una raccolta alimentare di CasaPound e poco distante, in via Carducci, un presidio del Comitato antifascista Tortonese.

Visti i trascorsi relativi all’apertura a Tortona della sede di Casapund lo scorso autunno con gli antifascisti bloccati da un cordone di polizia, la Questura ha pensato bene di presidiare la zona affinché non si verificassero incidenti o tafferugli.

Un’azione preventiva efficace, che è proseguita anche nel pomeriggio per il presidio di CasaPound alla stazione ferroviaria.

Bene le le forze dell’ordine, quindi, che hanno garantito maggiore sicurezza in città, un po’ meno chi vorrebbe diventare l’Indro Montanelli di provincia, al quale suggeriamo, la prossima volta, invece di far preoccupare la popolazione, di dare un colpo di telefono a chi il giornalismo lo fa da 40 anni e sa come gestire le notizie.

D’altro canto, se dovessimo scrivere un articolo tutte le volte che un cittadino ci segnala il passaggio di un’ambulanza o di una gazzella dei carabinieri a sirene spiegate, o la presenza delle forze dell’ordine in un luogo, dovremmo scrivere fiumi di parole – inutili – ogni giorno, e non è proprio il caso, perché il Giornalismo, con la G maiuscola, fatto sul campo, e non con la teoria, è una cosa seria.