Nei primi tre mesi di sperimentazione, la raccolta differenziata porta a porta ad Acqui Terme ha funzionato, lo dimostra la sua percentuale, che è salita fino a raggiungere oltre il 70%. Un balzo in avanti reso possibile solo dall’introduzione del servizio di raccolta rifiuti porta a porta, che ha confermato la sua efficacia in termini di resa.

L’iniziativa ha preso il via i primi giorni di ottobre, dopo un processo di accurata informazione alla cittadinanza, portata avanti in maniera capillare e dettagliata.


Dopo tre mesi, i risultati sul territorio di Acqui Terme sono un successo e hanno superato ogni aspettativa. La società Srt ha infatti comunicato al Comune che nel mese di dicembre 2018 è stata raggiunta una percentuale di raccolta differenziata pari al 73%, contro il 39% del mese di dicembre 2017. In particolar modo, si è passati dalla produzione di un differenziato pari a 265 tonnellate, nel mese di dicembre 2017, a una produzione di 385 tonnellate nel 2018. La produzione di indifferenziato, sempre per le stesse date, è passata da 377 a 145 tonnellate. Un dato importante, inoltre, è la produzione complessiva dei rifiuti nel mese di novembre e dicembre 2017, corrispondente a un totale di 1.449 tonnellate; per il mese di novembre e dicembre 2018 la produzione complessiva dei rifiuti è stata invece di 1.318 tonnellate. Una perdita del 9% di produzione di rifiuti complessivi.

«L’introduzione del porta a porta ad Acqui Terme – dichiara l’assessore all’Ambiente, Maurizio Giannetto – è il primo passo per la creazione di un servizio di gestione integrata e virtuosa dei rifiuti. Ci abbiamo sempre creduto e continuiamo a pensare che sia la miglior soluzione per garantire la sostenibilità ambientale. I risultati sono molto confortanti, poiché stiamo migliorando sostanzialmente il ciclo dei rifiuti, riducendo la quantità di indifferenziato».

«I dati sono impressionanti – dichiara il sindaco, Lorenzo Lucchini –, si tratta di un successo che è importante consolidare mese per mese. Il 73% di raccolta differenziata rappresenta un obiettivo che, personalmente, mi ero prefissato di ottenere solo nell’arco del 2019. Ero certo che la cittadinanza avrebbe compreso l’importanza di questo nuovo sistema: del resto la grande partecipazione registrata durante le assemblee pubbliche, che abbiamo organizzato su tutto il territorio, era stata la migliore testimonianza che la strada intrapresa fosse quella giusta, condivisa dalla stragrande maggioranza. Tuttavia, l’adesione da parte degli acquesi è stata al di sopra delle più rosee previsioni. È questo un risultato di grande importanza, a dimostrazione delle inutili preoccupazioni di quanti hanno osteggiato con argomenti alquanto discutibili tale innovazione. È davvero una buona partenza. Questo successo ci consentirà di salvaguardare le risorse naturali e l’ambiente in cui viviamo, nell’interesse dei nostri figli e del futuro del nostro territorio».