Ieri presso la scuola secondaria di primo grado “G. Pascoli” di Sanremo è stato presentato il progetto AGENDA 2030 “Fuori dalla Plastica: un percorso da costruire” coordinato dal Club per l’UNESCO di Sanremo con il patrocinio del Comune e la partecipazione di AMAIE Energia e Servizi srl, l’associazione sportiva InfoRMare, la Guardia Costiera e lo Yacht Club di Sanremo.

“Lo scopo del progetto”, racconta l’assessore Eugenio Nocita “è stato quello di formare e informare gli studenti delle scuole secondarie di primo grado del Comune di Sanremo sull’importante tema della salvaguardia dell’ambiente, con particolare attenzione a quello marino, partendo dal tema dei rifiuti e della raccolta differenziata per arrivare a discutere sul tema della consapevolezza e della partecipazione personale”.


“Grazie alla presenza della Guardia Costiera (nella persona del Tenente di Vascello (CP) Giorgio Domenico COPPOLA, Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sanremo) e del Nucleo Subacquei della Guardia Costiera di Genova”, prosegue la biologa marina Monica Previati responsabile scientifica dell’asd Informare e staff della comunicazione per Amaie energia e servizi srl, “è stato possibile discutere temi come quello della salvaguardia dell’ambiente partendo dall’importanza della corretta gestione quotidiana e personale dei rifiuti e  implementare la conoscenza dell’ambiente marino costiero, con dettagli sulla ricchezza naturalistica del mare e delle coste sanremasche”.

“Inoltre” prosegue il presidente Club per l’UNESCO Ciro Esse, “conoscere l’Agenda 2030 e gli obiettivi previsti da tutti i paesi aderenti al protocollo ha permesso di analizzare insieme ai ragazzi il tema della consapevolezza individuale e dell’impronta lasciata delle azioni dei singoli”.

Foto e video delle bellezze naturalistiche del mare di Sanremo hanno fatto da cornice ad un incontro legato al tema della conoscenza e della salvaguardia del mare. “Non si può difendere né tutelare ciò che non si conosce”, dice il vicepresidente dell’associazione Informare Susanna Manuele. “Ecco perché è importante diffondere la cultura del mare ed ecco perché ormai da due anni collaboriamo con l’UNESCO per la diffusione della Ocean Literacy e la creazione di una nuova generazione di adulti e di ragazzi più informata sul tema della salvaguardia dell’ambiente, soprattutto del mare. Sì perché esiste un solo, grande mare, il nostro e dobbiamo tutti fare qualche cosa per poterlo salvare”.

Oltre agli aspetti naturalistici, gli oltre 100 studenti presenti in sala hanno potuto apprendere nozioni importanti sui compiti della Guardia Costiera nella salvaguardia per l’ambiente marino e costiero che, grazie ai video e alle loro testimonianze, hanno raccontato i compiti di chi ogni giorno lavora al servizio del mare per la tutela e la vigilanza, tra le altre cose, di aree marine di interesse storico, artistico, archeologico e naturalistico, un immenso patrimonio da riscoprire e tutelare.