Domenica 2 dicembre, organizzata dall’associazione nazionale marinai d’Italia, si è svolta la manifestazione della celebrazione di Santa barbara Patrona dei marinai.

I partecipanti alle ore 10,00 si sono riuniti in piazza Roma dove sorge il monumento ai caduti del mare, la cerimonia è iniziata con l’alta bandiera al suono dell’inno d’Italia, e a seguire la deposizione della corono di allora al monumento portata dai soci anziani del gruppo, Ferrari Ugo e Bregni Giuseppe, con l’intonazione del silenzio si è conclusa questa prima parte.

Il presidente Italo Reginato ha dato la parola al Presidente emerito  Giuseppe Calore per l’orazione ufficiale, il quale così si è espresso:

“Rivolgo un cordiale saluto all’Amministrazione Comunale rappresentata dal Sindaco Gianluca Bardone, un saluto alle Autorità civili e militari presenti che anche in questa celebrazione ci sono vicine rinnovando il loro affetto.

Un ringraziamento ai Rappresentanti dell’Associazione Combattentistiche e d’Arma e ai concittadini del tortonese.

La tradizionale ricorrenza di Santa Barbara, che per noi, oggi è la quindicesima ricorrenza in Tortona, dalla costituzione del nostro gruppo intitolato al Capitano di Corvetta, medaglia d’oro al valore militare, Lorenzo Bezzi, mi offre l’opportunità di rivolgere a tutti voi i miei più sinceri auguri e ringraziare i soci tutti e i cittadini che ci hanno sostenuto e ci sosterranno nel prosieguo delle nostre attività.”

Una breve storia su Santa Barbara martire del III secolo, che convertitasi al cristianesimo, fu per questo denunciata dal padre al magistrato romano, che la condannò ad essere bruciata viva. Tuttavia, una volta sul rogo, le fiamme del fuoco si spensero al contatto con il suo corpo senza riuscire ad avere alcun effetto su di lei; condannata allora alla decapitazione, fu giustiziata il 4 dicembre dell’anno 306;

Continuando ” l’impegno dei marinai a ricordare le gesta e le azioni dei marinai che ci hanno proceduto in rispettoso ricordo di quanti, nel corso della lunga e gloriosa storia della Marina, hanno sacrificato la vita, in nome del servizio e della patria.

Un popolo che non ha memoria non ha futuro, quindi il compito che un’associazione d’arma si deve prefiggere, è quello di testimoniare e propagandare, ai giovani, le azioni e il sacrificio degli italiani, essere un punto di riferimento sociale e ideale di quei valori più volte dimenticati e calpestati. L’Onore, la Bandiera, la Patria le istituzioni.

Far conoscere ai giovani gli eroi del passato la loro vita, Tortona ne ha avuto tanti, può servire a farli crescere amando la Patria e a difenderla da ogni attacco ideologico e culturale, e a questo punto mi preme ricordare gli sforzi e i sacrifici,  per la costituzione e la realizzazione del Museo del Mare strumento e opera pedagogica atto allo scopo, che dal 2010, anno dell’inaugurazione, prosegue senza sosta con l’implementazione delle opere e dell’attività museale, è doveroso comunque menzionare alcuni soci che con dedizione e sacrificio continuano nell’impegno a questa attività, il Comandante Franco Pernigotti, Italo Reginato, Mario Boschi, Roberto Tana, Francesco Montobbio, Daniele Moncalvi, non di meno menzionare il Prof. Gian Camillo Cortemiglia Presidente dell’associazione Onlus amici del Museo del Mare ammiraglio Carlo Mirabello, per la parte non meno importante di relazioni con le autorità istituzionali. C’è chi lavora di braccia e chi di mente.

E’ questo il senso più profondo del nostro ritrovarci, questo il messaggio ultimo della festività odierna”

Dopo di che ha preso la parola per l’orazione finale il Sindaco Gianluca Bardone che ha espresso parlo di elogio per il gruppo e le sue attività istituzionali a favore della collettività e delle istituzione, con la partecipazione alle manifestazioni. Ha anche ricordato l’impegno dei Marinai con la realizzazione del Museo del mare e le visite dei cittadini che rappresentano per la città di Tortona un punto di riferimento culturale e sociale.

I partecipanti a fine cerimonia si sono recati alla chiesa di san Matteo per la santa messa officiata da don Claudio.

Il Presidente Emerito ANMI Giuseppe Calore