L’italiano è una lingua difficile da capire ma sicuramente lo è ancor di più per coloro che commentano senza leggere gli articoli, oppure se li leggono non capiscono cosa c’è scritto e, come sembra, criticano aspramente l’autore degli scritti senza cognizione di causa.

Ci riferiamo ovviamente al nostro articolo sulle dimissioni dei sindaci del Golfo Dianese che trovate al link https://www.oggicronaca.it/2018/10/mancanza-dacqua-nel-golfo-dianese-i-7-sindaci-dovrebbero-dimettersi-in-blocco/.

L’articolo trattava le continue rotture dell’acquedotto che provocano la mancanza di acqua potabile nei 7 Comuni del Golfo.

Noi abbiamo Testualmente scritto: “Se è pur vero che non tocca a loro sostituire l’acquedotto, è anche vero che però qualcosa possono fare: picchiare i pugni sul tavolo, dare un termine agli enti preposti e poi, se non si fa nulla rassegnare tutti le dimissioni, in blocco. Sarebbe una vera e propria azione forte, una protesta contro la Regione Liguria e contro tutti gli enti che non fanno assolutamente niente.”

Si capisce chiaramente che sarebbe un’azione di forza importante che sposterebbe il problema a livello nazionale con l’interessamento dei TG  e dei giornali.

Naturalmente i sindaci non devono per forza dimettersi, o meglio: la legge prevede due settimane di “ripensamento” per cui tutti si dimettono in blocco lo stesso giorno, poi chiamano TV e giornali e fanno un can can del diavolo chiedendo alla Regione Liguria di trovare la somma di un milione di euro per risolvere il problema e poi ragionano: e nel frattempo si smuove qualcosa possono decidere se mantenere le dimissioni o ritirarle.

Azione politica molto pericolosa, perché si mette in gioco tutto, ma come scriviamo nell’articolo: questi 7 sindaci hanno gli attributi per farlo? Devono dimostrare oppure no che il bene dei cittadini e dell’economia locale (un bacino turistico con l’acqua potabile a rischio è come un condannato nel braccio della morte….) va oltre la loro figura?