La scorsa settimana, la Polizia di Casale Monferrato ha denunciato in stato di libertà all’A.G. di Vercelli, per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti con finalità di spaccio, A.X., cittadino italiano di 23 anni.

 

L’indagine traeva origine da alcune segnalazioni anonime da parte di cittadini che si lamentavano per un forte odore proveniente da un alloggio ubicato in un palazzo del centro cittadino.

 

Personale della Squadra Investigativa accedeva al cortile condominiale dell’edificio segnalato e, dopo aver eseguito un controllo sul posto, accertava che dalla finestra socchiusa dell’appartamento fuoriusciva un tubo, corrispondente alla parte terminale di un impianto di aerazione, da cui si percepiva il tipico aroma della canapa indiana.

 

Gli operanti, pertanto, effettuavano un servizio di osservazione e poco dopo notavano sopraggiungere la compagna convivente di A.X., tale M.A. di anni 28, cittadina italiana, nei cui confronti veniva eseguita una perquisizione personale estesa al suo alloggio, ove veniva rinvenuta una serra atta alla coltivazione “indoor”, con telaio in alluminio e rivestimento in tessuto, completa di reattore per regolazione della luce alogena, di termostato di refrigerazione, di tre termometri per la rilevazione del calore, di un filtro di aspirazione con un canale per l’espulsione dell’aria.

 

All’interno della serra c’erano nr. 4 piante di canapa indiana, in avanzato stato di coltivazione, dell’altezza di circa 120 cm. ognuna, interrate in vasi, nonché altri due recipienti pronti alla predisposizione di ulteriori innesti.

 

Nel corso della perquisizione veniva, altresì, rinvenuta altra sostanza stupefacente, sottoposta successivamente ad analisi narcotest, da cui si riscontrava trattarsi di hashish, per un peso netto di gr. 6,2; la marijuana, anch’essa con riscontro positivo al narcotest, risultava avere un peso complessivo netto di kg. 1,850.

 

A.X. spontaneamente ammetteva di essere l’unico proprietario sia della droga che degli strumenti accessori alla coltivazione.

 

Il tutto veniva sottoposto a sequestro a disposizione dell’A.G.

 

Il sig. Questore di Alessandria, Dott. Michele Morelli, ha espresso vivo compiacimento per l’esito della operazione magistralmente condotta dal personale del Commissariato.