Quando da una bufala si tenta di montare un caso politico: le fake news locali in una cittadina come Tortona viaggiano veloci e possono avere effetti dirompenti nel terreno fertile di una campagna elettorale ancora da aprirsi ma, di fatto, già in gran fermento.

E’ accaduto nel consiglio comunale del 17 ottobre scorso, con l’interrogazione presentata da tre consiglieri di minoranza sulla situazione migranti nel Comune di Tortona, con la richiesta se corrispondesse al vero che il 2 ottobre scorso il Sindaco Gianluca Bardone e l’Assessore ai servizi sociali Lorenzo Bianchi avessero incontrato i residenti di Torre Garofoli per comunicazioni sull’arrivo di un numero importante di migranti, notizia apparsa su alcune rilevanti testate giornalistiche e che avrebbe destato forte preoccupazione tra i frazionisti, rimarcando come l’Amministrazione ne avrebbe dovuto relazionare a margine del precedente consiglio comunale, avvenuto la sera stessa di tale incontro, qualora quanto esposto corrispondesse al vero.

L’Assessore Lorenzo Bianchi e il Sindaco Gianluca Bardone hanno smontato punto dopo punto ogni possibile strumentalizzazione, presentando un puntuale ricostruzione di fatti, modalità, e, soprattutto, cifre. Bianchi riferisce di aver avuto richiesta di un appuntamento da una delle cooperative che gestiscono l’accoglienza, che ha incontrato il 29 settembre scorso. Da tale incontro emergeva una ipotesi da parte della cooperativa di riunire tre nuclei famigliari di mamme e bambini, il che non avrebbe comportato alcun dovere, né amministrativo né giuridico per l’Amministrazione, in quanto la gestione dei migranti, come ricordato dall’Assessore è «partita che si gioca tra le cooperativa, la Prefettura e gli eventuali privati che locano o danno in uso un bene».

Un semplice incontro “di cortesia” per illustrare l’idea che la cooperativa stava ipotizzando, sebbene ancora ben lungi dall’essere realizzata, la creazione di una comunità mamma-bambino che avrebbe riunito donne e minori già presenti nel comune e ospitati attualmente in tre appartamenti distinti, in modo da assicurare una gestione maggiormente funzionale. L’Assessore, preso atto che il Comune non avrebbe avuto nessun ruolo in questo spostamento che rientra nelle facoltà delle cooperative, nel rispondere all’interrogazione sostiene che a questo punto non esisteva nemmeno la notizia: nessun nuovo arrivo era previsto, in quanto i bandi della Prefettura escludevano Tortona da ulteriori collocamenti.

Dopo questo incontro, non si sa bene come, scatta la fake news e diventa virale: nei giorni successivi si fanno insistenti le voci di nuovi, massicci arrivi di migranti, addirittura 80-100, l’eco di queste voci arriva anche a Palazzo Comunale. A questo punto, Sindaco e Assessore decidono di incontrare i frazionisti per raccogliere anche da loro che tipo di voci stessero circolando, nonchè tranquillizzarli con i riscontri (e le smentite) che l’Amministrazione aveva raccolto al riguardo.

Nemmeno questo basta per fermare il dilagare della bufala: venerdì 5 ottobre “La Stampa” pubblica un articolo definito da Bianchi «corretto nei contenuti ma completamente strampalato nel titolo». Quest’ultimo lasciava infatti intendere che fosse in corso tra Assessore e cooperativa una trattativa su nuovi arrivi di migranti (e non sulla realizzazione della comunità mamma-bambino), trattativa che sarebbe successivamente saltata. Immediata la richiesta di rettifica di Bianchi, con la pubblicazione la domenica di una sua intervista a titolo “Come abbiamo affrontato la bufala”.

Per completare la propria risposta all’interrogazione con i dati aggiornati, l’Assessore ha diffuso gli attuali numeri dell’accoglienza su Tortona: nel 2017, al suo insediamento da Assessore, i migranti presenti erano 109, a oggi quelli presenti nelle cooperative operanti a Tortona sono 76; sono quindi calati di 33 unità. Nel dettaglio, sono 3 in carico alla Minerva, 17 alla cooperativa “L’angolo”, 21 alla Social Domus, 31 al Villa Ticinum e 4 all’Agape.

Annamaria Agosti