La persona che vedete in alto si chiamava Franca Volpe, abitava a Cervo ed è deceduta il 3 maggio scorso ma soltanto ieri pomeriggio sono stati effettuati i funerali .

È stata nella cella frigorifera dell’ospedale di Imperia tutto questo tempo e sapete perché? Perché il Comune di Imperia non ha voluto  effettuare il funerale di povertà.

Il Comune di Cervo era disposto anche ad intervenire, ma la legge è chiara: il funerale di povertà può essere fatto a carico del comune in cui avviene il decesso, e Franca è morta all’ospedale di Imperia dove era ricoverata.

La donna percepiva una pensione  e il Comune si è rifiutato di fare il funerale di povertà, così è stato necessario avviare un complesso iter burocratico con un legale per reperire i soldi del funerale.

Io ho assistito Franca  come buon vicinato per 10 anni , l’ho curata ,l’ho accompagnata , l’ho seguita , l’ho aiutata in tutto e per tutto , per me e’ stata come una seconda mamma , ma non sono riuscita a salutarla per l’ultima volta per colpa della burocrazia perché dopo tre mesi di cella frigorifera la salma era inguardabile.

E allora mi chiedo: dove sta’ e dov’è stata la legge che dovrebbe tutelare e aiutare chi non riesce ad andare avanti con la propria pensione ??

Io che fino ad oggi ho fatto di tutto , mi sono messa a disposizione, ho fatto telefonate , mi sono preoccupata che potesse avere una bara, dove riposare per sempre non ho potuto seguirla nell’ultimo saluto perché  hanno fatto la sepoltura “diretta” e io che oggi ti volevo salutare, cara Franca, non posso perché non sei più tu.

Credo che sia stata una cosa inumana far passare tutto questo tempo per il funerale ad una persona uccisa dal terzo tumore.

Una cosa che non dovrebbe mai succedere.

Patrizia Pugni – Cervo