Scarseggia l’acqua in alcuni alberghi e alcune abitazioni del rione San’Anna di Diano Marina, ma non è una novità: la pressione non viene portata al massimo per evitare rotture che in caso di guasti di grande entità porterebbe un possibile blocco dell’erogazione in tutto il Golfo Dianese con un danno incalcolabile per il turismo.

Il gestore dell’acquedoto, Rivieracqua, sottolinea è che ci sarebbe la possibilità di risolvere il problema se i comuni decidessero di approvare il piano di posa di una nuova tubazione da Imperia a Diano Marina per un costo complessivo di 1 milione e mezzo di euro.

Se ne parlerà probabilmente nella riunione in programma mercoledì 18 luglio tra i comuni Che aderiscono a Rivieracqua.

Una riunione importante dove si valuterà anche il maxi progetto che prevede la realizzazione di una tubazione proveniente da Andora che dovrebbe servire tutto il Golfo Dianese per cui è prevista anche la posa della fognatura per un importo complessivo di 20 milioni di euro.

Il progetto è già pronto e suddiviso in lotti, mancano i soldi.

Si tratta però di progetti a lungo termine che difficilmente troveranno realizzazione a breve,  anche se il Comune di Diano Marina, che a quanto pare, ha un avanzo di amministrazione di 10 milioni di euro e potrebbe “spingere“ presso gli organi superiori affinché possano concedere interventi al riguardo.

Come noto, infatti, le norme burocratiche relative alla “Patto di stabilità“ impediscono ai comuni di spendere i loro soldi.

Si tratta comunque di problemi di natura burocratica che ai cittadini e agli albergatori interessano relativamente.

Il problema, quello vero,  è sempre la cronica mancanza di acqua dovuta alla bassa pressione.

Intanto Rivieracqua invita gli albergatori a dotarsi di vasca di accumulo e di apposita autoclave in modo da garantire comunque una pressione accettabile ai piani alti degli edifici anche durante certi orari.

Interventi che non tutti gli albergatori hanno effettuato e questo può creare problemi.

Insomma andiamo verso l’estate dove si sta cercando di fare il possibile per non provocare la chiusura totale dell’erogazione dell’acqua potabile in seguito a possibili guasti.

E’ ovvio che i disagi che ci sono quest’anno e che ci sono stati anche negli anni scorsi continueranno ad esserci fino a quando non si risolverà alla radice il problema attuando almeno uno dei due progetti: quella da 1 milione e mezzo di euro oppure quello da 20.