B.D.G., classe ’65, italiano residente a Padova, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di truffa aggravata continuata.

Un vero professionista del settore, con numerosi precedenti penali, un abile truffatore in trasferta individuato e colto in flagranza mentre cercava di irretire l’ennesima vittima.

E’ quello che è successo nell’entroterra di Imperia.

Un uomo, insospettito da una telefonata giunta sul suo cellulare da una fantomatica azienda leader nel settore dell’energia alternativa, seguita subito dopo dalla visita di un consulente in doppio petto, ha subito allertato la Polizia di Stato che, in breve tempo, è giunta sul luogo della segnalazione con due equipaggi.

La vittima ha raccontato agli Agenti che alcune ore prima, una donna con accento rumeno, gli aveva comunicato, sul suo cellulare, che avrebbe avuto diritto ad un rimborso per l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici installati sulla sua proprietà da una ditta che, sebbene fallita, era stata condannata al pagamento di somme mai elargite ai suoi clienti. Per accedere all’ingente somma, il cliente avrebbe dovuto avviare una pratica per il successivo rimborso versando 890,00 euro.

Insospettito dalla singolare richiesta e soprattutto dall’insistenza dell’uomo presentatosi davanti alla porta della sua abitazione, la vittima ha deciso di allertare le Forze dell’Ordine.

Grazie all’intervento dello Polizia di Stato è stato possibile identificare l’uomo e procedere alla acquisizione di una preziosa documentazione.

Dai accertamenti, gli investigatori scoprivano che l’uomo era in provincia da appena 5 giorni e sarebbe andato via questa mattina, giusto il tempo di mettere a segno le sue truffe.

Il truffatore aveva scelto come sede dei suoi traffici illeciti una struttura ricettiva dell’entroterra imperiese e ivi, i poliziotti, dopo averne rintracciato l’indirizzo, si sono recati per una perquisizione, nel corso della quale sono stati infatti rinvenuti alcuni assegni, emessi nella giornata del 25 luglio, da altri cittadini residenti nei Comuni dell’entroterra imperiese, tutti adescati con la stessa modalità e tutti dell’importo di 890,00 euro.

Cinque al momento sono le vittime stimate, per lo più anziani, che sono state subito contattate dalla Questura e rassicurate sul mancato incasso del loro denaro: gli assegni, infatti, sono stati posti sotto sequestro e quindi “congelati” dagli investigatori.

L’attività, ed i successivi accertamenti, si è estesa sino a Padova dove, con la collaborazione dei colleghi di quell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, sono stati rinvenuti altri oggetti e documenti presso l’abitazione dell’uomo: schede sim, fatture, pc, dischi rigidi pieni di dati, tutti oggetti posti sotto sequestro ed inviati alla Questura di Imperia per le necessarie verifiche.

Ancora una volta è stata fondamentale la collaborazione con i cittadini, che ha consentito un intervento della Polizia di Stato efficace e rapido. Senza quella telefonata infatti, vi sarebbe stata l’ennesima vittima del truffatore, che avrebbe lasciato la provincia indisturbato, incassando tutti i suoi assegni.