Ieri il Consiglio Comunale di Imperia ha respinto a larghissima maggioranza (solo 4 i voti a favore) la delibera proposta dal Sindaco inerente la modifica della delibera 28.6.2017 del Consiglio Comunale inerente il progetto del Servizio Igiene Ambientale, ossia, in sostanza la modalità di raccolta dei rifiuti.

Il dato politico è talmente evidente che non sarebbe nemmeno il caso di evidenzialo: il Sindaco propone una pratica e su 33 consiglieri comunali (Sindaco compreso), solo 4 votano a favore (Sindaco compreso).

Cosa vuol dire? Quello che andiamo dicendo da tempo: il Sindaco ormai rappresenta solo sé stesso e qualche sparuto irriducibile.

Qualcuno sta cercando di far passare il messaggio che la decisione del Consiglio Comunale sia stata contro la raccolta differenziata spinta, contro il porta a porta, contro al gestione in house del servizio, tramite Amaie Energia o altra azienda pubblica.

La realtà è esattamente il contrario.

La scelta della raccolta differenziata spinta, del porta a porta e della gestone in house è stata fatta da Consiglio Comunale in una serie di delibere nel corso degli ultimi due anni, l’ultima delle quali è appunto quella del 28.6.2017, che il Sindaco avrebbe voluto modificare.

Il Consiglio Comunale ieri ha detto: non si cambia strada, si vada verso la raccolta differenziata spinta, il porta a porta e l’affidamento ad una società pubblica.

Il Sindaco e la Giunta non sono in grado di far partire un adeguato servizio di raccolta dei rifiuti con raccolta differenziata spinta, porta a porta e gestione in house?

Se ne assumano la responsabilità, politica ed amministrativa.

Chi verrà dopo se ne occuperà, speriamo con maggiore impegno e risultati.

Questa la realtà. Basta leggere le carte. Tutto il resto sono chiacchere di chi non ha capito o fa finta di non aver capito.

Giuseppe Fossati – Imperia Riparte