Bianchi Vittorio, 37enne torinese, ricercato dal 2016, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Alessandria Cristo.

All’inizio del mese di dicembre, i Carabinieri della Compagnia di Alessandria, in normale servizio d’istituto, hanno iniziato ad attenzionare un’abitazione nel quartiere Cristo. Una normale villetta come tante, circondata da terreni coltivati e qualche altra abitazione nelle vicinanze, a pochi chilometri dal centro alessandrino. Eppure qualcosa, nei giorni scorsi, ha attirato l’attenzione della pattuglia dei Carabinieri della Stazione Cristo in servizio di perlustrazione. Scattano gli accertamenti, i servizi di osservazione e controllo, il coordinamento con le altre componenti operative della Compagnia di Alessandria. Fino a ieri pomeriggio, quando all’imbrunire si procede alla verifica di quelli che, fino a pochi giorni prima, erano solo dei sospetti. Sospetti circa la presenza, proprio in quell’abitazione, di un uomo, classe 1980 di Carmagnola e residente nel torinese, pregiudicato, che ha ancora un debito con la Giustizia: deve espiare oltre un anno di reclusione e versare una pena pecuniaria, perché condannato per furti aggravati in abitazione, in concorso.

Il catturando avverte, grazie all’impianto di videosorveglianza, l’approssimarsi dei Carabinieri e repentinamente abbandona l’abitazione, tentando la fuga a piedi per i campi. Lo sforzo è vano, i militari avevano già cinturato l’abitazione: lo scorgono, lo inseguono e lo fermano.

La perquisizione all’interno dello stabile e dei mezzi lì parcheggiati, tra cui un camper, permette di individuare e sottoporre a sequestro materiale vario tra cui diverse targhe contraffatte, italiane e straniere, e materiale utile alla realizzazione dei predetti manufatti; orologi e macchine fotografiche digitali, tutto materiale presumibilmente provento di furto, un radiolocalizzatore GPS e un walkie talkie.

L’arrestato, al termine degli accertamenti, è stato assicurato presso la Casa circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria per scontare la pena della reclusione di un anno e mesi cinque poiché colpito dall’ordine esecutivo di carcerazione emesso a giugno 2016 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Ferrara – Ufficio esecuzioni penali, per furti aggravati in abitazione, in concorso. Delitti commessi nel comacchiese nel 2014.