Debutto in Alternanza Scuola- Lavoro anche per noi studenti delle classi 3^AR e 4^AR Amministrazione, Finanza e Marketing dell’I.I.S. Marconi di Tortona: prima ancora di essere accolti negli uffici e negli enti dove svolgeremo le nostre prime tre settimane di stage, abbiamo cominciato un programma di esperienze dirette con imprenditori, primo fra tutti il bravissimo Carlo Volpi delle omonime Cantine tortonesi, e con aziende presso le quali approfondire la nostra conoscenza del mondo del lavoro.

Venerdì 13 ottobre, accompagnati dalle nostre insegnanti, abbiamo trascorso un’intera giornata nella Valle Grana, nel Cuneese, dove abbiamo potuto studiare alcuni interessanti aspetti dell’economia e delle tradizioni del territorio.   Ospiti della Cooperativa Agricola “La Poiana”, azienda leader nella produzione e nella vendita dei “grandi formaggi tipici”come il Castelmagno d.o.p., abbiamo potuto osservare da vicino il sistema di questa filiera casearia, nata con gli obiettivi di sostenere, associandole, le piccole aziende di montagna e di promuovere i prodotti delle Valli cuneesi, fondando il proprio successo sulla qualità e sull’unicità dei prodotti, garantiti attraverso una precisa serie di rigorosi controlli.   La Cooperativa, fondata nel 1982, riunisce numerosi soci, tutti produttori artigianali di alto profilo, e vanta quasi sessanta tipi di formaggi tipici, di latte di mucca, di capra e di pecora, sia freschi che stagionati, vere specialità dell’eccellenza casearia italiana, che non abbiamo mancato di “testare” personalmente.   Nel corso di questa esperienza abbiamo potuto studiare il funzionamento di un’azienda di tipo cooperativo, ma abbiamo anche potuto trarre interessanti spunti sulla storia dell’economia e della società contadina e sulla capacità delle genti di questi territori di adeguare i propri saperi alle esigenze del progresso. Visitando il moderno impianto di stagionatura e i “crutin” di affinatura dei formaggi, per esempio, abbiamo scoperto che il vero “principe” della produzione del luogo, il pregiato Castelmagno d’alpeggio, si prepara soltanto in alta montagna, nelle malghe migliori e durante i mesi estivi. Seguendo la tradizione, i malgari salgono in montagna con le mandrie nel giorno dedicato a San Giovanni, il 24 giugno, e lì rimangano fino al 29 settembre, festa di San Michele.   Fin dal 1200 le cronache riportano del formaggio che si produceva sulle malghe vicine al Santuario di Castelmagno. Le grandi dimensioni delle forme e la particolare lavorazione a pasta pressata ne facevano un formaggio adatto a lunghe stagionature, fattore essenziale di sostentamento per la gente di montagna durante i lunghi mesi invernali. Anticamente questa prelibatezza si chiamava Tuma Dura; il nome Castelmagno fu scelto nel 1982, anno in cui gli fu attribuita la DOC, diventata DOP nel 1997 e Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana sono i comuni in cui, secondo il disciplinare, ne è ammessa la produzione.

   La giornata, trascorsa in mezzo ad un paesaggio montano di incredibile bellezza, si è conclusa con la visita a San Pietro Monterosso, il “villaggio senza tempo”, vero e proprio Ecomuseo etnografico della Terra del Castelmagno, nato nel 2003 da un’idea di di Graziella Menardo, che racconta la storia evolutiva della media Valle Grana, originale attrattiva per i turisti, dove davvero passato e presente si fondono. Nei locali ristrutturati antistanti alla Chiesa, tra le viuzze, nei cortili, negli spazi aperti come in quelli adiacenti alle case, gli abitanti del villaggio condividono i loro ritmi con il ricordo, tra l’affettuoso e l’ironico, degli antichi “monterossini”, rievocati dalla presenza, in ogni angolo del paese, dei tradizionali “babaciu”, pupazzi di paglia a grandezza naturale, che ritraggono personaggi, mestieri e usi del tempo che fu , abbigliati con gli abiti di allora e con gli accessori, gli attrezzi e gli oggetti che la storia ha conservato. Una storia unica ed originale, specchio di quella varietà di bellezze e di bontà che è l’Italia, dove, come diceva Italo Calvino, “….dietro ogni formaggio c’è un pascolo d’un diverso verde sotto un diverso cielo.”                        


3^AR Amministrazione, Finanza e Marketing