Le autorizzazioni Asl nei quattro asili presenti sul territorio di Tortona sono scadute da anni: la più recente da 8 anni, la più vecchia addirittura da 38.

Lo ha scoperto il consigliere comunale di “Nuova Tortona” Fabio Morreale che ha presentato un’interrogazione in vista del prossimo conglio comunale in programma lunedì 30 novembre

“Ho effettuato una richiesta di accesso ai documenti amministrativi – dice Morreale – richiedendo copia di tutte le autorizzazioni necessarie e di legge previste per il funzionamento dei servizi per l’infanzia e, nello specifico, copia della richiesta effettuata dall’Ente e della successiva autorizzazione da parte della Commissione di vigilanza ASL AL – strutture socio sanitarie, socio assistenziali e socio educative (anni 2015, 2016 e 2017).e ho scoperto una cosa che per me è grave cioé la mancanza delle autorizzazioni Asl””

Il Settore Servizi alla Persona e alla Comunità alla richiesta di Morreale, infatti scrivente rispondeva  che, per gli anni richiesti, non ci sono autorizzazioni al funzionamento di servizi comunali per l’infanzia. I servizi di cui trattasi hanno avuto le seguenti date di avvio e risultano inserite con i seguenti codici nell’ elenco regionale dei servizi autorizzati: Asilo Nido Arcobaleno anno 1979; Asilo Nido Santachiara anno 1998; Micronido Sarina anno 2007 e Micronido Mary Poppins anno 2009.

“A questo punto – conclude Morreale – spero che in consiglio l’Amministrazione Comunale fornisca chiare delucidazioni in merito alla contraddittoria affermazione dell’Assessore competente nel corso del Consiglio Comunale del 29 settembre scorso della sussistenza delle autorizzazioni necessarie al funzionamento dei servizi comunali per l’infanzia, allora inesistenti e se verranno intraprese le opportune azioni di responsabilità conseguenti a quanto accaduto sino ad ora.”

Un’articolata risposta arriverà durante la seduta del consiglio; nel frattempo l’assessore Davide Fara (che non è quello competente ma solo i responsabile della comunicazione precisa che le strutture “sono regolarmente iscritte nell’albo regionale e hanno ottenuto fondi dalla Regione per lavori e per la loro attività” e che il problema “riguarda la normativa del settore, modificata nel 2004, che richiede evidentemente delle integrazioni.”

“Nessuno ci ha mai chiesto nulla in tal senso – dice Fara – ma siamo pronti a produrre quanto necessario”.