“L’edizione più riuscita degli ultimi vent’anni” – così ha dichiarato ai microfoni Gian Paolo Giordano, Sindaco di Cervo, tirando le fila del 54° Festival Internazionale di Musica da Camera.

“Un Festival a trecentosessanta gradi, con una squadra compatta che ha lavorato tutto l’anno, che ha saputo investire, variare, che ha lavorato in sintonia e con tanta passione per tenere in vita una manifestazione di così grande importanza, in un comune piccolo e con risorse limitate. Questo vuole dire fare cultura”.

Cultura sì, ma anche turismo. Turismo che a Cervo, d’estate, è strettamente connesso appunto con le manifestazioni culturali: il Festival, poi gli incontri letterari di Cervo ti Strega, rassegna giunta quest’anno alla quarta edizione. I turisti sono infatti moltissimi, specie stranieri, che spesso programmano le proprie vacanze in concomitanza di questi incontri con musicisti e scrittori, in un vero angolo di paradiso.

Il Festival ha portato sul “magico” Sagrato dei Corallini – come di consueto – grandi artisti del panorama musicale internazionale, riscuotendo quest’anno un particolare successo di pubblico e di critica, con la Piazza San Giovanni Battista gremita di appassionati, di curiosi, di addetti ai lavori.

Un cartellone denso e nutrito, con diciannove appuntamenti disseminati nei mesi di luglio e agosto, legati dal fil rouge della qualità. Concerti di generi differenti, mirati a soddisfare un pubblico eterogeneo per gusto e per età: così, accanto alle esecuzioni incentrate sul repertorio cameristico tradizionale e inaugurate dal celebre Uto Ughi, grande risonanza hanno avuto le serate dedicate al jazz, con protagonisti del calibro di Paolo Fresu e Richard Galliano, poi la musica folk, accolta nella riserva naturalistica Parco del Ciapà – altra suggestiva cornice della manifestazione – che nel mese di luglio ha ospitato il mandolino di Carlo Aonzo. Presente anche il teatro musicale nel settecentesco Palazzo Viale, uno dei gioielli artistici e architettonici del borgo, con uno spettacolo di Valter Malosti (in collaborazione con la Compagnia du Servu) ispirato al celeberrimo romanzo Anna Karenina di Lev Tol’stoij.

Fondamentali le collaborazioni con le realtà culturali del territorio, prima fra tutte quella con la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, inserita nell’ottica di regionalizzazione voluta dall’Assessore Ilaria Cavo, mirata alla valorizzazione delle migliori risorse nostrane. Si aggiunge l’accordo con il Festival Paganiniano di Carro, con il Festival Amfiteatrof di Levanto, con Rapallo Musica, in una sinergia stimolante e costruttiva per il futuro culturale della Liguria.

Importantissime anche le relazioni internazionali, incarnate dalla collaborazione con la Fondazione Svizzera Geza Anda, che ha promosso, all’interno del Festival, una Master Class tenuta da Pietro De Maria e Ronaldo Rolim, protagonisti anche di due serate sul Sagrato.

Grande novità di questa edizione, la biglietteria ubicata nell’Oratorio di Santa Caterina, cui si arrivava seguendo il Red carpet della Regione Liguria –  tra i maggiori sostenitori del Festival – e grazie ad un sistema di illuminazione studiato ad hoc. Un monumento di Cervo, questo oratorio romanico ricco di affreschi e opere d’arte di un valore inestimabile, impreziosito da una raccolta di immagini sacre del Seicento, dono della famiglia Vallora, che è poi la fondatrice, insieme a Sandor Vegh, proprio del Festival. Una biglietteria viva, in cui quest’anno i giovanissimi allievi dell’Associazione San Giorgio Musica hanno accolto il pubblico con dettagliate guide all’ascolto dei concerti previsti.

Da segnalare infine la fondamentale collaborazione con enti, associazioni, ditte , che hanno portato il proprio “mattoncino” per dar forma concreta alla manifestazione (Ministero dei Beni Culturali, Compagnia di San Paolo, Camere di Commercio – Riviere di Liguria, Provincia di Imperia, FAI Liguria, Lions Club Imperia Host, Uno Communications, Giardino dell’edilizia,

Consorzio Turistico della Riviera dei Fiori, Fratelli Carli, Piano Solo, Associazione I Corallini, Coop Liguria).

Una costruzione solida, che ha accolto il 25% in più di pubblico pagante rispetto al 2016 (un totale di circa 4300 persone), che ha offerto un servizio di navetta e posteggio gratuiti, con agevolazioni per i giovani e i diversamente abili.

Cultura e turismo: un binomio fondamentale che vuole fare della bellezza – intesa in senso universale – il minimo comune denominatore. La bellezza del borgo, con i suoi carruggi, i suoi palazzi, le sue opera d’arte; la bellezza della natura, con il mare e le serate di luna sul Sagrato; la bellezza, infine, dell’Arte, che unisce pittura, scultura, architettura, letteratura e, naturalmente, la Musica. Ecco la magia.