Giovanni Antonio “José Juan Antonio” Boeri nacque a Sanremo (i documenti riferiscono in provincia di Portomaurizio) nel 1849 da Antonio e Bianca Guidi. Giunse giovanissimo in Argentina dove, con profitto, studiò scienze mediche, chirurgiche e farmaceutiche all’Università di Buenos Aires. Conseguì la laurea nel 1870. Divenuto medico, per le sue straordinarie capacità, non impiegò molto ad acquisire un numero elevatissimo di pazienti che in lui riponevano cieca fiducia. Si impegnò anche nel sociale ed in particolare per la comunità italiana. A lui si deve la nascita di quasi tutte le varie associazioni italiane. Di queste poi fu socio e massimo esponente. Fu Presidente della “Nazione Italiana” e della “Società La Floresta”. Nel 1870 una gravissima epidemia di colera tocco la città di Buenos Aires e il Dottor Boeri prestò la sua opera oltre che con professionalità anche con estremo coraggio. Per questo il Governo Argentino lo gratificò con una medaglia d’argento. Aprì e gestì per molti anni la “Farmacia Boeri” sita in via “San Juan y Bolívar”. Dall’Italia gli arrivò il riconoscimento “Ordine della Corona d’Italia”. Gli fu dato l’incarico di Presidente del Consiglio Deliberante della Capitale Federale. Fu Presidente del Consiglio Scolastico e membro della Commissione Edilizia del primo Ospedale Italiano. Professore, corso di farmaceutica, all’Università e Presidente onorario, per grandi benemerenze, della Società francese “La Minerve”. Insegnò anche presso il “Colegio Nacional” di Buenos Aires.

Fu membro dell’Accademia di medicina. Pubblicò un’importante la ” Tradato de Farmacognosia vegetal y animal” del 1904, il suo ““Manual de Farmacodinamia y Posologia razonadas” del 1909 fu tradotto in inglese. Fu per molti anni Assessore di Buenos Aires. Volle poi tornare in Italia dove, dopo aver acquisito il titolo di “Cavalier Ufficiale”, morì il 30 ottobre del 1924 a Bordighera. A Bordighera ricoprì incarichi istituzionali e, con ogni probabilità, ebbe anche legami parentali. I suoi resti, durante lo stesso anno, furono riportati in Argentina dove vennero traslati nel “Cemeterio de la Recoleta” di Buenos Aires”. Fu così ricordato: “Uomo di umili origini ma di grandi qualità umane e professionali. E’ stato uno dei più grandi medici ed insegnanti per la scuola di farmacia dell’epoca contemporanea. Il suo coraggioso impegno durante la lotta al colera non sarà mai dimenticato dall’Argentina”. E così è stato se è vero che, a Buenos Aires, gli hanno dedicato una importante via (tutt’ora esistente) e vari convegni. Per lui fu coniata una medaglia d’oro in suo ricordo.

Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame” Foto: La medaglia coniata in suo onore.